Nelle prime ore della mattina di ieri i militari della Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina, congiuntamente ai colleghi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Enna, hanno tratto in arresto:
ALU’ COSIMO, di anni 37 e il fratello ALU’ EUGENIO di anni 34, entrambi incensurati di Pietraperzia.
I due fratelli sono ritenuti fare parte della banda composta da almeno cinque individui, responsabili del furto dello sportello bancomat avvenuto alle ore 04.30 circa di ieri presso la filiale Unicredit di Sommatino (CL).
In quella circostanza, i malfattori, utilizzando un autocarro munito di braccio gru asportato durante la notte a Pietraperzia, riuscivano a scardinare lo sportello bancomat e a darsi a precipitosa fuga. Durante la fuga, inoltre, i malviventi, a causa di un probabile guasto meccanico ad una Fiat Uno utilizzata dagli stessi come mezzo di appoggio per la fuga e asportata anch’essa durante la notte a Pietraperzia, ponevano in atto una rapina ai danni di un panettiere, facendosi consegnare il proprio furgone.
Tempestivamente veniva segnalato l’evento e allertate le numerose pattuglie presenti sul territorio, le quali riuscivano a seguire le tracce lasciate dai malviventi durante la fuga, che conducevano nella contrada Marano sita nel territorio del Comune di Pietraperzia.
Dopo aver setacciato numerosi casolari presenti nella suddetta contrada, i militari riuscivano a rintracciare la cassa bancomat, ancora integra e con all’interno la somma di 23.000 euro circa, che da li a poco tempo sarebbe stata asportata, in un casolare pertinente ad un’azienda agricola. Le ulteriori ricerche permettevano di intercettare, a poca distanza dal ritrovamento e sempre all’interno del fondo agricolo, i due proprietari, i quali venivano tratti in arresto.
Inoltre, in una strada posta nelle vicinanze, veniva ritrovato l’autocarro Iveco Daily munito di braccio gru utilizzato per il trasporto della cassa bancomat, che verrà restituito al legittimo proprietario.
Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore dott. Francesco Augusto Rio della Procura della Repubblica di Enna, sono volte all’individuazione degli altri complici dei due fratelli pietrini.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Enna, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.