La comunità barrese aspetta la salma di Giuseppe Antonio Bonanno per dare l’ultimo saluto al professionista.
A Barrafranca si respira un’aria di sofferenza dovuta alla perdita di Giuseppe Antonio Bonanno il quale è stato ferito mercoledì sera dopo essere sceso dalla sua Bmw, dove accanto vi era la moglie, in contrada Piana, accanto al cancello della villetta della suocera che dista circa due chilometri da Pitraperzia. Una zona poco illuminata in cui chi ha agito si è avvicinato a pochi metri da Bonanno ed ha esploso i colpi di arma da fuoco. Dopo il ferimento la moglie ha chiamato i soccorsi e Bonanno è stato trasferito al Sant’Elia dove è stato operato d’urgenza. E’ deceduto venerdì intorno alle ore 19. Già ieri mattina in paese è venuta anche qualche emittente televisiva, forse consapevole dell’arrivo della salma, ma invece si era diffusa la notizia che doveva essere sottoposta all’esame autoptico. Intanto a sostegno della famiglia, la moglie e i due figli, il “pool” di avvocati che lavorava con lo stimato professionista da diversi anni e che si era instaurato un rapporto duraturo e sinergico nell’attività lavorativa. Anni fa ignoti avevano cercato di dare fuoco al portone di una palazzina di via Belvedere dove è ubicato lo studio legale di Antonio Bonanno. La pista degli investigatori è a largo raggio per fare luce su un delitto ed è di ieri la notizia del ritrovamento lungo la Sp 78 (zona Point) dell’auto che sarebbe stata usata per sparare all’avvocato Bonanno: sarebbe una Fiat Punto, molto probabilmente rubata, che i malviventi prima di abbandonarla avrebbero tentato di darle fuoco.
Un collaboratore dello studio del professionista deceduto, avv. Angelo Spataro ha smentito alcune notizie diffuse da organi di informazione: ” Per quello che mi risulta non è vero che il collega Bonanno stesse trattando per acquistare un terreno per un importo di 700 mila euro e non è vero neppure che avesse acquistato, nell’ultimo periodo, terreni all’asta. E’ invece vero che l’avvocato Bonanno era una persona perbene e ineccepibile”. Su questo la sfilza di messaggi anche sui social anche da parte di colleghi avvocati tra cui Giampiero Cortese che lo ricorda come “ uomo mite, padre di famiglia, un collega tenace è capace, anche se vogliamo imprenditore: nessuna di queste vesti è una colpa, anzi è motivo di vanto ed orgoglio della nostra categoria, troppo spesso imbrattata e bistrattata dai poteri, piccoli o forti che siano”. Anche il sindaco Fabio Accardi, molto provato, e che dopo la notizia della morte si è recato al Sant’Elia per dimostrare vicinanza alla famiglia afferma: “ Sono stato in ospedale e vedere una famiglia straziata dal dolore per la perdita, per mano violenta, di un loro congiunto provoca un grande dolore. Tutto ciò è inaccettabile. Esprimiamo la netta condanna per chi non riconosce il valore della vita umana, per chi trova le soluzioni con la violenza e con il terrore, per chi non sa stare nel recinto del vivere civile. Assassini via dalla nostra terra!”. Il primo cittadino ha proposto anche di organizzare una fiaccolata contro ogni forma di criminalità che nell’ultimo periodo sta assediando la città. Da più parti arrivano gesti di solidarietà non solo dalla comunità barrese ma anche quella pietrina. Intanto ieri pomeriggio c’è stata una iniziativa di Libera in viale Signore Ritrovato con la presenza delle istituzioni e del vescovo Rosario Gisana con i tanti bambini che hanno inaugurato l’opera “Street Art”, e con la quale hanno espresso la speranza che la legalità sia un fondamento in un paese che in quest’ultimo periodo sta conoscendo diverse azioni criminali.