Una messa in ricordo del militare Gaetano Bonfirraro a 100 anni dalla scomparsa durante il 1 conflitto mondiale

Una messa in ricordo del militare Gaetano Bonfirraro a 100 anni dalla scomparsa durante il 1 conflitto mondiale

- in Barrafranca




L’amministrazione comunale ha ricordato un militare morto sul campo durante la prima guerra mondiale. A leggere parole commoventi il sindaco Fabio Accardi dopo la funzione religiosa officiata in chiesa Madre.

“Oggi 13 ottobre 2016, le ombre lunghe della I° guerra mondiale arrivano a lambire il territorio della nostra cittadina. Un figlio di questa terra partito in giovane età, per difendere la patria, non è più tornato.
Per una decisione del governo di allora durante la prima guerra mondiale, BONFIRRARO Gaetano, figlio di Liborio, nato a Barrafranca il 17/12/1886, fu richiamato alle armi nell’Arma di Fanteria e destinato nel Friuli Venezia Giulia e, come tanti altri suoi coetanei inviato sul Carso, allora in parte occupata dagli austriaci ed in parte Italiana.
Gaetano aveva soltanto 29 anni aveva lasciato a casa la sua giovane moglie Maria GIULIANA incinta di pochi mesi ed i figli Liborio di anni 5 – Salvatore di anni 2 e Lucia di anni 1.
Gaetano ubbidi agli ordini dei suoi superiori, seppe farsi onore e sulle trincee del fronte medio Isonzo pagando con la vita la dedizione alla Patria, decedendo per le ferite riportate in combattimento con la baionetta durante una carica “corpo a corpo” con il nemico austriaco il 13/10/1916 cento anni addietro.
Gaetano è morto in guerra per un gesto nobile ed eroico. Le sue spoglie riposano in pace nel Sacrario Militare dedicato a tutti i caduti della 1 grande guerra mondiale.
Tutta la comunità Barrese qui riunita ha voluto tributare, a 100 anni della sua morte una solenne cerimonia. Tutta la Cittadinanza, vuole esprimere sentimenti di gratitudine verso uno dei tanti Caduti della prima guerra mondiale, immane tragedia per la storia d’Italia.
A lui e a tanti altri con l’estremo sacrificio della morte va la nostra gratitudine ma anche a tutti i costruttori di Pace che quotidianamente si sacrificano per la Pace nel Mondo affinché “non vi sia mai più la guerra, avventura senza ritorno, spirale di lutti e di dolore”.
Tanto sangue è stato versato per il bene più grande che un popolo possa desiderare: la Libertà. Ai più giovani si vuole ricordare che questo prezioso bene non è immutabile e certo, ma subisce continui attacchi da molti fronti ed è compito di ognuno di noi difenderlo con convinzione ogni giorno, traendo dal passato utili insegnamenti per i nostri comportamenti e le nostre scelte.
Il grande debito che abbiamo nei confronti dei nostri Caduti, quindi, è quello di averci regalato con il sacrificio della vita, un mondo migliore, dove la libertà e la democrazia sono un bene comune a tutti noi.
Il ricordo di questi uomini ci dà, ancora oggi, la forza necessaria per affrontare i problemi del tempo presente con vero spirito unitario e con quello stesso amor di patria che spinse i nostri nonni ed i nostri padri a mettere in gioco la propria vita.
E’ con profondo rispetto, quindi, che rendiamo onore alla memoria di Gaetano BONFIRRARO, convinti che abbia contribuito alla causa della libertà, della democrazia e dell’Unità d’Italia all’epoca lacerata dall’invasore Austriaco.
Credo che questa cerimonia in memoria dei 100 anni dalla morte di Gaetano, possa essere davvero un’occasione, per tutta la nostra comunità, di crescita, affinché il ricordo del sacrificio dei caduti diventi una speranza per un futuro di pace per noi, per i nostri figli e per tutti i popoli che ancora soffrono per la mancanza di libertà e di democrazia. Una sola parola può essere detta. Patria. Questa parola porta con sé tutto: amore, identità, dedizione verso la bandiera, valori che sono eterni, immutabili e che non cambiano con i tempi. Ed accanto ad essa Libertà e Democrazia. Per ottenere questi valori talvolta è necessario combattere, è necessario versare lacrime, sangue e morte. Qualunque riforma sociale e di qualunque tipo non può essere prioritaria rispetto a questo bene supremo.
Viva Alessandro, Viva Barrafranca”.
Dopo la Santa Messa una corona da parte dell’Amministrazione comunale è stata deposta al monumento ai caduti della prima guerra mondiale in Piazza Regina Margherita.




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