Un paese che va alla rovina con lo squallore dei cumuli di rifiuti che per molti mesi hanno stazionato lungo i due parcheggi del cimitero e lungo il Belvedere. E poi il tema dell’emigrazione dove intere famiglie stanno lasciando la terra che li ha cresciuti per la Germania. Parte da qui lo sfogo di un giovane barrese, Gioele Giunta, nome d’arte “End” e che su base rap esprime la sua rabbia e lo sfogo con un ritmo melodico tanto apprezzato sui social dato che in poco tempo ha superato le 4 mila visualizzazioni. Il brano ha come titolo “ Dedicato a Barrafranca” e sarà una delle otto canzoni di un prossimo album. “Non voglio diventare famoso – afferma Gioele Giunta – ma voglio esprimere quello che penso con la musica. La generazione di oggi si trova invischiata in un mondo brutto e caotico”.
Gioele Giunta, 17 anni è al terzo anno dell’istituto superiore dell’Alberghiero a Enna. Ma anche un suo coetaneo, Davide La Pusata (frequenta il liceo musicale “Alessandro Manzoni” a Caltanissetta), 17 anni, il quale ha creato la base musicale e contribuito al successo del brano con una armonia definita ” squallida”. Per Gioele Giunta è, quindi, una vera denuncia sociale in cui tra i tanti problemi evidenzia anche la crisi della politica con i suoi giochi di potere.
Questi alcuni passi del brano: “…..Lo squallore dell’immondizia e la situazione degenerativa della politica manda il paese alla rovina……. C’è chi non si trova a suo agio e perde le sue radici andandosene via”. E poi i cumuli di rifiuti in contrada Sottoserra che rovinano la vista del Belvedere e le due postazioni del cimitero in cui anche “i morti si sono stancati”. Anche u “Pupu del commentu” (monumento ai caduti) si mette a piangere guardando la fine di tutti i consigli comunali e si fa una parodia su un manifesto che annunciava la dichiarazione di dissesto finanziario del comune. Poi in evidenza anche una fontana (costata circa 200 milioni di lire) e che ha “ucciso” il prospetto della chiesa antica di San Francesco. Anche la malavita sta guastando il paese mentre nella villa comunale c’è la presenza di zecche e ratti. L’unica cosa che ci può salvare sono le tradizioni tanto che Gioele Giunta cita le due parole che si usano nel giorno del venerdì santo “Arripigghiammuni – jeammisiricordia”. Giunta nel suo brano si sente di dare anche un consiglio al sindaco: “Sa poltrona ssa lassa che qui si va avanti con il cervello di massa” denunciando che il potere in politica (tramite il vecchio detto “E cumpari e San Giuvanni”) è, anche se cambiano i volti, sempre in mano delle stesse persone. Ma il giovane Giunta nonostante sia giovane vuole darsi una speranza “dato che è l’ultima a morire”.
Leyla Romano parteciperà al programma televisivo “Show dei Record” su Canale 5
Stasera alle 21,30 sarà presente su Canale 5