Cerimonia in onore del carabiniere Gaspare Farulla alla presenza dei massimi vertici provinciali dell’Arma

Cerimonia in onore del carabiniere Gaspare Farulla alla presenza dei massimi vertici provinciali dell’Arma

- in Pietraperzia

PIETRAPERZIA. Tanta partecipazione di autorità militari e civili e di gente comune alla cerimonia per l’85° anno dalla nascita del carabiniere Gaspare Farulla. Il militare era morto il 3 luglio 1963 a Monopoli, in provincia di Bari, in un conflitto a fuoco con dei malviventi. Lui aveva appena 22 anni. La cerimonia era stata organizzata dall’Istituto Nazionale per la Guardia D’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, sezione provinciale di Enna, in collaborazione con il Comune di Pietraperzia. Erano presenti il sindaco Antonio Calogero Bevilacqua con fascia tricolore, l’assessore alla Scuola Laura Corvo e il capogruppo in consiglio comunale Chiara Stuppia. C’erano anche l’ispettore regionale della Guardia D’Onore alle Reali Tombe del Pantheon Giuseppe Restifo e le delegazioni provinciali di Enna, Catania, Caltanissetta. A guidarle i rispettivi delegati provinciali Giuseppe Giuliana, Salvatore Caruso ed Enzo Falzone. Erano presenti anche il tenente colonnello Paolo Puntel e Vincenzo Bulla, rispettivamente comandante del gruppo Carabinieri di Enna e della Compagnia militari dell’Arma di Piazza Armerina. A fare gli onori di casa, in caserma, il comandante la stazione carabinieri cittadina maresciallo Giuseppe Domenico Geraci. Tra i presenti anche comandante e vicecomandante del distaccamento della Forestale di Pietraperzia, gli ispettori superiori Filippo Emma e Luigi Siciliano. Altre autorità presenti il vicecomandante di polizia municipale Gino Stringi e gli ispettori dei vigili urbani Giovanni Falzone e Borino Miccichè. In rappresentanza dell’amministrazione comunale di Barrafranca del sindaco Fabio Accardi, c’era l’assessore Enzo Pace. Tra i presenti anche la barrese Maria Puzzo, vedova dell’appuntato Michele Fiore a cui è intitolata la sezione barrese dell’associazione nazionale carabinieri di Enna e di Barrafranca. Anche lui è morto durante il suo servizio nell’Arma dei carabinieri. A Pietraperzia sono arrivati pure alcuni familiari di Gaspare Farulla tra cui la sorella Giuseppina, i figli Mariella, Giusy e Alberto e i nipoti Silvia, Andrea, Giuseppe, Mirella e Kevin. Tra i presenti anche delegazioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Enna e di Piazza Armerina guidate dai rispettivi presidenti Cacciato e Tornetta. C’era pure una delegazione dell’Associazione nazionale combattenti e reduci di Barrafranca, presidente Filippo Nicoletti e di Pietraperzia con il socio Michele Miraglia. Non mancavano gli scout “Agesci Pietraperzia 1” guidati da Giuseppe Di Gloria. A Gaspare Farulla è intestata la sezione Anc, Associazione Nazionale Carabinieri, di Enna e la caserma carabinieri di Pietraperzia. Ad apertura delle celebrazioni, deposta una corona di alloro davanti alla tomba di Gaspare Farulla, all’ingresso del cimitero. Il trombettista è stato Giuseppe Di Benedetto. Ad accompagnare il corteo è stata la banda musicale “Vincenzo Ligambi” diretta dal maestro Salvatore Bonaffini, che ha prestato la sua opera gratuitamente. I manifesti offerti gratuitamente dalla tipografia Paolo Di Prima di via Verdi. Subito dopo tutti nell’aula consiliare del Comune. A fare gli onori di casa, nel palazzo di città, il sindaco Antonio Calogero Bevilacqua. “In questa giornata – ha detto il sindaco Bevilacqua – ricordiamo un giovane pietrino con piacere, affetto e rispetto”. “Si rischia – ha continuato il primo cittadino di Pietraperzia – che alcuni momenti di commemorazione passino inosservati”. E ha continuato: “Queste giornate per ricordare momenti belli e momenti brutti del proprio passato per affrontare al meglio il proprio futuro”. “Tutti noi possiamo vivere in uno stato di diritto che va ricordato e celebrato”. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha poi ringraziato le forze dell’ordine e i vigili urbani. Il capitano Vincenzo Bulla ha sottolineato la vicinanza dei carabinieri e delle forze dell’ordine alla gente. E ha concluso: “La figura eroica di Gaspare Farulla sia da monito, da insegnamento e da esempio per tutti noi che ci dobbiamo ispirare alla legalità quotidiana”. Giuseppe Restifo: “Gaspare Farulla è morto ma nel contempo è vivo per i valori che lui ci ha lasciato: il rispetto e la dedizione e l’amore verso i nostri figli”. Subito dopo tutti nella rinascimentale chiesa del Rosario di piazza Matteotti. A celebrare la messa è stato il parroco della Madonna delle Grazie don Osvaldo Brugnone. All’omelia lui ha detto: “Il nostro pensiero e le nostre preghiere vadano al padre di famiglia e a quanti si trovano in difficoltà economiche e a chi ha perso i propri cari”. E ha continuato: “Andiamo con gioia incontro al Signore vivendo bene e costruendo, giorno dopo giorno, il Regno di Dio”. Al lati dell’altare, in alta uniforme, il maresciallo dei carabinieri Federico Rescio e l’appuntato Salvatore Farina, entrambi della stazione carabinieri di Pietraperzia. Il maresciallo Giuseppe Giuliana, delegato provinciale di Enna, ha illustrato la figura e la famiglia del carabiniere Gaspare Farulla. Ha letto pure la motivazione del conferimento della medaglia d’argento all’eroico carabiniere pietrino Durante la lettura della motivazione, percepita una grande commozione. Lui ha poi sottolineato i valori di Dio Patria e Famiglia. Subito dopo il maresciallo Giuliana ha rivolto il pensiero anche alle vittime dell’attentato di Nassirya avvenuto il 13 novembre del 2003. Alice Amico – Guardia d’Onore – ha letto, al termine della messa, la preghiera della Guardia D’Onore alle Reali Tombe del Pantheon. La preghiera del carabiniere letta invece dal maresciallo Giuseppe Geraci, comandante la stazione dell’Arma di Pietraperzia di viale Don Bosco. Dopo la messa, corteo verso la caserma carabinieri di viale Don Bosco. Una sosta effettuata davanti al monumento ai caduti che si trova davanti alla villa comunale “Parco della Rimembranza” di viale Marconi. Durante la fermata eseguiti il silenzio fuori ordinanza, la canzone del Piave e l’inno di Mameli. Arrivati in caserma, deposta una corona di alloro davanti alla lapide che ricorda il sacrificio dell’eroico carabiniere di Pietraperzia. Il tenente colonnello Paolo Puntel ha detto: “Oggi abbiamo bisogno di questi eroi per affrontare le sfide quotidiane. Senza i giovanissimi non si va da nessuna parte”. Ha poi sottolineato la necessità della “simbiosi tra cittadini ed istituzioni contro ogni forma di ingiustizia e di illegalità”. In caserma alzabandiera. Al termine delle celebrazioni, il delegato provinciale Giuseppe Giuliana ha consegnato al comandante la stazione carabinieri di Pietraperzia,m il maresciallo Giuseppe Domenico Geraci una dipinto che raffigura Gaspare Farulla. Nello stesso quadro la copia della motivazione della medaglia d’argento al valor militare conferita all’eroico carabiniere pietrino dall’allora Ministro della Difesa Giulio Andreotti. Un altro quadro offerto al sindaco Antonio Bevilacqua perché venga collocato nell’aula consiliare. A Salvatore Bonaffini è andata una pergamena.
GAETANO MILINO

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