Il sindaco Accardi, coordinatore dei sindaci i cui comuni sono in dissesto finanziario in Sicilia parteciperà oggi pomeriggio a Palermo ad un incontro nella sala delle Carrozze a Villa Niscemi, in cui si parlerà delle criticità dei comuni dissestati siciliani. Ad intervenire in videoconferenza ci sarà Andrea Ferri, il responsabile nazionale della finanza locale e catasto Anci.
Continua l’attività dei venti sindaci siciliani che si in diversi incontri hanno appurato diversi problemi tra cui La limitata capacità di riscossione delle entrate dell’ente e l’elevata evasione tributaria, il ritardo sulla legge per la proroga dei precari, la condizione dell’attuale gestione dei rifiuti che presenta costi elevati e l’applicazione della contabilità armonizzata che non consente ai comuni in difficoltà di riequilibrare i bilanci.
A nome di tutti i comuni il sindaco Accardi ha inviato un documento all’Anci (associazione nazionale dei comuni italiani) Sicilia e oggi pomeriggio a Palermo, dopo Barrafranca e Mussomeli, sarà un nuovo incontro per decidere le prossime mosse dei comuni che vivono il dissesto in Sicilia. Il sindaco di Barrafranca, Fabio Accardi il quale è stato designato il coordinatore tra i primi cittadini dei comuni in dissesto.
L’unico comune ennese che è in dissesto finanziario è il comune di Barrafranca mentre gli altri diciannove sono delle altre nove province.
“ Negli incontri precedenti – afferma il neo coordinatore dei sindaci dei comuni in dissesto, Accardi – è emersa la grave situazione di liquidità in cui versano i comuni siciliani in dissesto che, a causa della drastica riduzione di contribuzione erariale da parte dello Stato e dei trasferimenti regionali, non riescono più a garantire la regolarità degli stipendi dei propri dipendenti nonché la liquidazione delle spettanze dei fornitori. A questo si aggiunge la seria difficoltà nel predisporre l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato e l’impossibilità di giungere all’effettivo risanamento dei comuni”.
L’incontro tra i vari sindaci dei comuni siciliani che vivono la condizione del dissesto deriva dal fatto che avvertono un completo isolamento e chiedono idonee garanzie da parte delle istituzioni a livello regionale e nazionale. Tra i problemi ad esempio dei vari comuni emerge la difficoltà dei pagamenti per il ricovero dei disabili psichici e dei minori ma anche il trasporto pubblico degli studenti pendolari dato che la Regione Siciliana, in entrambi i casi ha ridotto il contributo. “ Spesso le origini del dissesto – continua Accardi – risalgono a molti anni passati e oggi è impossibile garantire l’equilibrio finanziario, a causa della ridotta capacità di riscossione e all’elevata pressione tributaria, dovuta all’incremento delle aliquote al massimo”.