E’ stata presentata nei giorni scorsi l’interrogazione da parte del gruppo consiliare del M5S sull’approvvigionamento idrico comunale d’acqua potabile e sulle interruzioni continue del servizio idrico. A seguire l’intera interrogazione:
I sottoscritti consiglieri comunale Alessandro Tambè, Alice Crapanzano e Katia Baglio, in qualità di portavoce al consiglio comunale di Barrafranca per il Movimento Cinque Stelle, nell’espletamento del proprio mandato
premesso e che
• Con ORDINANZA SINDACALE n. 11 del 17/09/2016 è stato fatto divieto di utilizzo dell’acqua erogata per uso potabile per i cittadini residenti nella zona afferente il punto di prelievo interessato ( via Venezia e vie adiacenti),in quanto in data 17/09/2016 presso il comando municipale è pervenuta una nota dell’ASP n.5 di Enna che invitava il sindaco ad emettere Ordinanza di divieto di utilizzo di acqua per uso potabile a seguito dell’inquinamento microbiologico della rete idrica .
• Con ORDINANZA SINDACALE n. 12 del 30/09/2016 è stata predisposta una modifica ed integrazione all’Ordinanza Sindacale n. 11 del 17/09/2016 sul divieto, fino a nuova disposizione, di utilizzo dell’acqua erogata dal serbatoio di Viale Signore Ritrovato per uso potabile ( per cottura e lavaggio alimenti, confezionamento cibi ecc.)per i cittadini residenti nella zona afferente il punto di prelievo interessato ,
• Con ORDINANZA SINDACALE n. 14 del 7/10/2016 è stata poi Revocata l’Ordinanza Sindacale n. 11 del 17/09/2016 di dell’acqua potabile erogata per uso potabile per i cittadini residenti nella zona afferente il punto di prelievo interessato ( osserv. di Via Venezia e Vie adiacenti) e dell’Ordinanza Sindacale n. 12 del 30/09/2016 di modifiche ed integrazioni della precedente.
• Visto che continuamente interi quartieri di questo comune lamentano la mancata erogazione del servizio;
• Visto che esercenti di attività subiscono continuamente danni dalla mancanza dell’erogazione di acqua potabile e che sono costretti a rifornirsi da gestori privati con autobotte;
• Considerato che il D.Lgs n. 31 del 2001 all’art. 6 dispone che i controlli, intesi a garantire che le acque destinate al consumo umano soddisfino i requisiti del decreto, devono essere effettuati “ai punti di prelievo delle acque superficiali e sotterranee”, oltre che agli impianti di accumulo e distribuzione.
• Considerato che la disposizione di interruzione del servizio di erogazione per la via Venezia e zone limitrofe è stato disposta dall’ASP perchè al prelievo annuale alla fonte effettuato sui pozzi di contrada Camitrice, sono risultati superati i parametri dettati dall’allegato I del D.Lgs n. 31 del 2001, in quanto superiori in quantità e concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana.
• Considerato che I valori che superavano I limiti consentiti dalla tabella sono il Nitrato e il Nitrito che per valori non devono essere superiori rispettivamente:
Nitrato (come NO3) (29) 50 mg/l Nota 5
Nitrito (come NO2) (30) 0,50 mg/l Nota 5
• Visto che i due pozzi a seguito di questi controlli sono stati chiusi e che il comune non puo’ usufruire di questa fonte di approvvigionamento idrico;
• Visto che i valori di Nitrati e Nitriti si alterano quando l’area pertinente I pozzi è interessata da fenomeni conseguenti all’impiego dei fertilizzanti azotati in agricoltura, in quanto il nitrato è presente come componente di sali molto solubili impiegati come fertilizzanti, pertanto può passare velocemente nelle acque sotterranee per dilavamento del suolo agricolo.
• Considerato che gli articoli 4 e 5 D.P.R. N°236/88 relativamente alle opere di presa della fonte idrica prescrivono una fascia di rispetto di mt 200 di raggio rispetto al centro di captazione entro le quali non è ammesso l’uso di fertilizzanti a cosi ampio impatto sulla falda acquifera.
• Da sopraluoghi effettuati come da foto allegate si evince che entro tale fascia di rispetto insistono colture intensive di ortaggi.
Ciò premesso e considerato
Chiediamo
al Sig. Sindaco e all’amministrazione, come mai invece di chiudere e privare una intera cittadinanza dell’uso dei pozzi di contrada Camitrice non è stata emessa una ordinanza sindacale che limiti in maniera assoluta entro la fascia di rispetto l’uso di fertilizzanti e pesticidi a salvaguardia dell’intera collettività e limitino questi agricoltori a realizzare solo agricoltura di tipo biologico e a rispettare la fascia di 200 mt dettata dalla normativa?
Come mai la soluzione è stata quella di non utilizzare i pozzi e di acquistare maggiore quantitativi di acqua da Siciliacque SpA pagandola a caro prezzo mentre dai pozzi il costo era quasi nullo?
Quali strategie intende intraprendere questa amministrazione per ovviare ai continui disagi a cui vanno incontro i cittadini?
Si chiede risposta scritta e orale
Chiedono
Altresì al Presidente del Consiglio di voler portare tale interrogazione all’O.d.G del primo Consiglio Comunale utile.
Barrafranca 25/01/2017