L’antica tradizione de “ I pignatuna” non si ferma neanche sotto la pioggia. La pioggia di ieri a tratti insistente non ha scalfito agli organizzatori dell’associazione “Tutti in Sella” di desistere e annullare l’iniziativa che si svolge l’ultima domenica del periodo di carnevale. Il merito va anche ai tanti giovani barresi e amanti delle tradizioni che nel ruolo di cavalieri (sono dodici ) rappresentano i mesi dell’anno e poi anche il ruolo del Re e la Regina rappresentati quest’anno dai giovani Giuseppe Canu e Delizia Marotta. I cavalieri, rappresentano i dodici mesi dell’anno hanno disposto diverse soste in vari punti del paese e a cerchio sotto i “Pignatuna” (vasi di terracotta che poi vengono rotti con un randello) recitano la strofa di un poemetto in vernacolo barrese nel tradizionale <<contrasto popolare>>. Sostenuta la partecipazione delle forze dell’ordine con la presenza dell’arma dei carabinieri con il comandante Pasquale Scordella, della polizia di Stato e la polizia municipale. Presenti anche i volontari della Croce Rossa e dell’associazione Ranger International. I cavalieri il Re e la Regina hanno vestiti e abiti “spagnoleggianti” una rappresentazione popolare itinerante, di origine iberica e simile alle tradizioni che si ritrovano nei paesi di dominio spagnolo. “ Ringrazio le famiglie dei figuranti ma anche tutti coloro che ci hanno aiutato – afferma il presidente dell’associazione, Tutti in Sella, Giacomo Bruno – a far resistere una tradizione che è molto sentita dalla comunità. Anche se c’è stata la pioggia abbiamo continuato”. Questi i nomi dei cavalieri che rappresentano i dodici mesi da gennaio a dicembre: Antonio Cumia, Luigi Pepe, Angelo Tambè, Enzo Bellanti, Salvatore Tropea, Liborio Marchì, Francesco Faraci, Gaetano Milino, Giuseppe Guerreri, Marco Fardella, Samuele Aleo e Giuseppe Baiunco. Il corteo è partito da piazza Fratelli Messina e dove ha percorso un tragitto che abbraccia tutti i quartieri del paese e, come ogni anno, prevede ancora in piazza Fratelli Messina l’ultima rottura dei vasi di terracotta con un numero consistente ( quattordici) dato il numero dei cavalieri più il Re e la Regina.
