Sabato 11 marzo 2017 alcuni membri del Salotto artistico- letterario “Civico 49” di Barrafranca (EN), accompagnati da altri amici, si sono recati in visita a Palermo. L’occasione è stata la visita alla mostra dedicata a Renato Guttuso che si sta tenendo a Villa Zito fino al 26 marzo 2017. La mattinata è stata dedicata alla visita della mostra e successivamente di Villa Zito. Nella mostra dal titolo “Guttuso. La forza delle cose”, sono esposte 47 nature morte, genere che Renato Guttuso ha praticato nell’intero arco della sua attività e che costituiscono, dalla fine degli anni Trenta, una componente essenziale della sua produzione La mostra presenta opere dagli anni Trenta agli anni Settanta-inizio anni Ottanta, periodo in cui la continua ricerca del reale di Guttuso si accentua per dare vita a celebri dipinti che diventano metafore e allegorie del reale. Il percorso della mostra è arricchito da fotografie e da frammenti video che raccontano la vita, intima e pubblica, dell’artista mostrando anche i luoghi del suo lavoro e delle sue relazioni con importanti scrittori come Moravia, Vittorini, Saba e Levi, scultori come Manzù e Moore, poeti come Pasolini e Neruda, registi come De Sica e Visconti, musicisti come Nono e artisti come Picasso; rapporti che influenzeranno i suoi lavori e ispireranno non solo dipinti, ma anche illustrazioni per libri, scenografie teatrali, collaborazioni cinematografiche, sodalizi letterari e politici. A Villa Zito, hanno visitato un’importante collezione che è costituita di oltre mille opere ed è costituita essenzialmente dal patrimonio pittorico che il Banco di Sicilia acquistò sul mercato antiquario nel secolo scorso. Tre sono i nuclei che costituiscono la collezione: la pittura antica, con i protagonisti dell’arte luministica barocca dai primi anni del Seicento sino alla fine del secolo successivo; la pittura dell’Ottocento, con le vedute panoramiche realizzate ancora nel segno del Grand Tour e le poetiche del realismo naturalistico; la pittura del Novecento, con le testimonianze siciliane e le variegate presenze nazionali. L’allestimento del nuovo percorso espositivo, curato dalla dottoressa Antonella Purpura, è basato sullo studio scientifico del professor Fernando Mazzocca. La visita della città, CAPITALE della CULTURA, è continuata il pomeriggio con la visita a Palazzo Steri. Agli inizi del seicento, al tempo del tribunale dell’Inquisizione, il palazzo fu interessato da radicali trasformazioni per adattarlo al nuovo uso. Si progettarono e si realizzarono in pochi anni le carceri dei penitenziati e la porta monumentale sul piano della marina. Vennero realizzati anche la scala e i vani di collegamento delle celle con la “stanza del secreto“, dove gli inquisitori si riunivano per emettere le sentenze. In seguito furono costruite le celle del primo piano e si eseguirono altri lavori che comportarono una notevole trasformazione dell’originaria configurazione dell’edificio. Al pianterreno, oltre alle celle erano sistemate le sale di tortura dove avvenivano gli interrogatori dei carcerati, anche se il tribunale dell’inquisizione poteva condannare con una sola testimonianza . Agli inizi del novecento sono stati scoperti dal grande studioso delle tradizioni popolari siciliane Giuseppe Pitrè, sotto gli intonaci, graffiti coni disegni e frasi di dolore dei carcerati che vi erano rinchiusi, che lo studioso riuscì a salvare dalla completa distruzione. Altre testimonianze del periodo dell’inquisizione sono stati scoperti nel corso di più recenti restauri, quei muri che sembravano custodire solo quei pochi graffiti scoperti dal Pitrè, invece occultavano scritti e disegni di una straordinaria varietà, un vero patrimonio di interesse storico e culturale. La visita è continuata ai “quattro canti”, alla “chiesa di S. Giuseppe dei Teatini, alla “Fontana Pretoria” e alla “chiesa della Martorana” e di “San Cataldo”.
Una giornata trascorsa all’insegna della Cultura, dell’Arte e dell’amicizia, che regna tra gli “amici del Salotto”. Continua l’opera del Salotto di promozione e partecipazione agli eventi culturali che si svolgono in Sicilia e non.
Rita Bevilacqua