L’india e i suoi numerosi aspetti. Sono stati illustrati dal giornalista Antonio Ortoleva. La kermesse nella sala,conferenze dell’ex convento Santa Maria di Gesù di Piazza Vittorio Emanuele. La serata organizzata dal Circolo di Cultura di Pietraperzia e dalla società operaia Regione Margherita di piazza Vittorio Emanuele. Tra i presenti l’assessore alla Cultura Chiara Stuppia, il presidente del consiglio comunale Rocco Miccichè e il maresciallo Giuseppe Geraci, comandante la stazione carabinieri di viale Don Bosco. In sala c’era anche il ragioniere Fabio Calì, presidente della società operaia Regina Margherita e, per il circolo d Cultura, Franco Lalomia. Al tavolo della presidenza, il sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua, l’autore Antonio Ortoleva oltre alla professoressa Alessia Falzone e alla dottoressa Mariangela Casano. Tra i presenti anche Renato Pinnisi e Gino Crapanzano, giornalisti della più antica testata giornalistica dell’ennese, Radioluce. La kermesse per presentare l’ultima fatica letteraria in ordine di tempo di Antonio Ortoleva. Il volume, “C’era una volta l’India e c’è ancora”, conta un centinaio di pagine. La casa editrice, Navarra editore. La serata è cominciata con la proiezione di un breve filmato di presentazione della civiltà indiana. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha apprezzato la manifestazione che ha trattato “di una civiltà lontana ma molto interessante”. Ci sono stati pure gli interventi di Fabio Calì e di Franco Lalomia. Ad intercalare l’esposizione da parte di Antonio Ortoleva, dei brani letti da Alessia Falzone. Numerosi gli aspetti approfonditi dall’autore anche attraverso le tante domande poste da Mariangela Casano. “Andare in India – ha detto l’autore – è come affacciarsi nell’infanzia del mondo. In Occidente siamo un po’ più adulti”. “L’India – ha continuato Ortoleva – è popolata da molti giovani con età media inferiore ai 35 anni”. “In quel Paese, accanto alla modernità, si conservano tradizioni millenarie. Il volume – ha detto ancora Antonio Ortoleva – prova a spiegare la convivenza fra il moderno e l’antico”. Nel subcontinente indiano si intersecano la modernità e la capacità di immergersi nella notte dei tempi”. Ha poi parlato del matrimonio in cui ci sono circa duemila invitati e delle conseguenti feste che durano una settimana”. Più il matrimonio è ricco e maggiore è il numero degli invitati”. “Il matrimonio – ha concluso Antonio Ortoleva – segna una nuova era per tutto il villaggio e la comunità”. GAETANO MILINO
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Stasera alle 21,30 sarà presente su Canale 5