Conoscere le proprie tradizioni, quello che ci caratterizza come popolo e come comunità! Questo è quello che hanno voluto fare gli alunni della 1B del plesso Don Milani dell’Istituto Comprensivo “S.G. Bosco” di Barrafranca (EN), diretto dal dott. Filippo Aleo, nell’evento di martedì 11 aprile 2017 tenutosi dei locali della scuola. Guidati dalla prof.ssa Alessandra Messina, i ragazzi hanno studiato la Settimana Santa barrese, attraverso incontri con la dott.ssa Rita Bevilacqua, che da anni si occupa delle trazioni popolari barresi. Inoltre hanno approfondito lo studio dei simboli e delle caratteristiche della Pasqua barrese, dagli elementi sacri e folkloristici, ai cibi che si consumano durante la Pasqua. Particolare è stata la realizzazione della macchina processionale chiamata dai barresi “Trunu”. La realizzazione di questo piccolo TRUNU, a misura di bambino, ha visto coinvolti per molte settimane Mauro Munda, Davide Flammà, Antonio Ferreri, Tommaso Ruggeri, Gabriele Costa, Giuseppe Costa, Gabriele Modica, Gabriele Caputo, Gabriele Cannarozzo, Giuseppe Tropea e Leonardo Nardella che, aiutati dai loro genitori, lo hanno realizzato, curandolo nei minimi particolare: firrizzu con relative baiarde, munnu e spera, ricoperta di scocche, e la croce con il SS. Crocifisso. La stessa mattina del martedì tutti gli alunni hanno portato a spalla “U TRUNU” dal garage che lo custodiva alla scuola, stanchi ma entusiasti del lavoro fatto. Fuori nel cortile della scuola, hanno riproposto alcuni momenti delle processioni associate al Venerdì Santo, con il suono della scattiola e con la presenza simbolica di due alunni raffiguranti l’Addolorata e san Giovanni. Particolare l’entrata “du Trunu” nel cortile della scuola, accompagnato dal suono della scattiola e dalla lettura alcuni versi in vernacolo barrese tratti dal testo della “Vasacra”. Hanno poi spiegato ai presenti l’origine della processione del SS. Crocifisso e dei simboli ad esso connessi. Al termine don Giacomo Zangara ha impartito la benedizione. Ritornati in classe, li attendeva un grosso cartellone appeso alle pareti con le foto più caratteristiche della Settimana Santa, realizzato dalla prof.ssa Manuela Bentivegna e due tavoli imbanditi, realizzate grazie ai loro genitori, su cui erano poste i simboli e le pietanze della Settimana Santa. I ragazzi a turno hanno spiegato ai presenti cosa significassero quei simboli. Si è spaziati dalla simbologia delle palme e dei ramoscelli di ulivo della Domenica delle Palme, a quella del pane, del vino e “du lavuriddu” posti negli Altari della Reposizione, conosciuti come “Sabburca”, del Giovedì Santo; dal simbolo del fuoco e dell’acqua della Veglia Pasquale, al significato liturgico e folkloristico della Domenica di Pasqua. Inoltre hanno spiegato le origine delle uova pasquali, dei dolci e delle usanze culinarie che caratterizzano la nostra Pasqua e pasquetta: i “palummeddi” e i “panaredda”, i “muscardini”, “l’agniddu ccu l’ova”, i “mpanati”, le frittate di pasquetta e tanto altro. Alla fine gli alunni, assieme ai genitori, hanno consumato in un clima di festa le pietanze preparate. Inoltre sono stati acquistati due uova di Pasqua della SLA, i cui proventi andranno alla ricerca. La manifestazione è stata possibile grazie alla collaborazione dei ragazzi, all’aiuto dei genitori che, con entusiasmo, si sono attivate a preparare le pietanze e ad allestire i tavoli pasquali e all’infaticabile opera del personale ATA nella persona del sig. Giovanni Avola, Lillo D’Aiera e Angelo Russo. Un ringraziamento particolare al sig. Filippo Bongiovanni, nonno di Mauro Munda, che ha aiutato i ragazzi a preparare “U Trunu”.
Rita Bevilacqua