I responsabili delle buche e irregolarità presenti nel manto stradale che causano danni a persone presenti nel territorio provinciale e comunale sono i dirigenti in capo agli enti pubblici. A sostenerlo senza mezzi termini è il presidente della commissione Urps “Affari Europei” Giuseppe Regalbuto il quale ha da lamentarsi con gli enti pubblici per la mancata sicurezza sulle strade in cui diversi tratti irregolari sono un fattore determinante per la mancata sicurezza dei cittadini. “Durante il periodo invernale – afferma Regalbuto – è impossibile individuare un manto stradale idoneo sia nel sud che nel nord della provincia con la presenza di terreno e fango sul manto stradale”. Diverse le strade provinciali interessate tra cui la Sp 8 Valguarnera – Raddusa, la Sp 81 “Papardura”, la Sp 4 Valguarnera – Piazza Armerina, la Sp 78 Barrafranca – Pergusa, il tratto Aidone – Mirabella e poi anche nella parte nord diversi tratti tra cui la San Giorgio – Nissoria dove manca anche la segnaletica stradale; poi ancora la strada di “Erbavusa” la Sp 39 in direzione verso Leonforte e, infine, il tratto Nissoria – Nicosia. Secondo Regalbuto la responsabilità cadrebbe anche sui dirigenti dei vari enti. La contestazione poi si dirige verso la cittadina barrese dove le strade si trovano in una situazione stradale pessima e rischiosa, non ultima la strada principale di Viale Generale Cannada che, nonostante i lavori appaltati ma mai conclusi, risulterebbe più pericolosa di prima. “Anche i comuni dovrebbero tassativamente e obbligatoriamente rimuovere le buche – conclude Regalbuto – e tutte le insidie presenti nel manto stradale al fine di non rendere agevoli incidenti e cadute dolorose tanto che si registrano puntualmente danni ad autovetture e a persone. I dirigenti dei rispettivi enti, enuncia una sentenza, hanno l’onere di rimuovere le eventuali situazioni di irregolarità dalle quali possono sorgere problemi per la circolazione degli utenti”. La sentenza a cui si fa riferimento è quella della Corte di Cassazione (13775/2011, sez. IV, penale) che ha convalidato la condanna per lesioni colpose nei confronti di un dirigente dell’ufficio di un comune piemontese, riconoscendolo colpevole per le lesioni causate ad una signora, inciampata su una bolla d’asfalto formatosi a causa dell’omissione della necessaria manutenzione ordinaria del piano di calpestio. E’ vero, però, che i comuni devono fare i conti con le poche risorse in bilancio ma sembrerebbe del tutto necessario che la sicurezza oltre a prevenirla il conducente deve essere anche l’ente competente. Oltre alle buche e ai vari cedimenti c’è da evidenziare la crescita di erbacce nel manto della strada che rende ancora più pericolosa. Sempre in chiave sicurezza, c’è da tenere d’occhio sia il tetto della vasca dell’acqua comunale (dove c’è la casa dell’acqua) in cui oltre all’erba secca sono presenti zecche che il vento li ha trascinati anche in abitazioni vicine di privati e quindi è un problema anche di sicurezza e salute pubblica. Erbacce presenti anche nel centro urbano, <<incoraggiante>> la scena che si vede in un cortile di via Vittorio Emanuele (la foto si riferisce ad un contile di fronte la via Pacini) ma anche le erbacce presenti al cimitero dove si registrano problemi di pulizia e di sicurezza.
Leyla Romano parteciperà al programma televisivo “Show dei Record” su Canale 5
Stasera alle 21,30 sarà presente su Canale 5