Dal 23 giugno al 1 ottobre 2017 all’Oratorio dei Bianchi a Palermo si terrà la mostra “Serpotta e il suo tempo”. Una mostra nata per raccontare il connubio avvenuto tra le arti verso la fine del Seicento e l’inizio del Settecento nella città siciliana. Esposte oltre 100 opere tra dipinti, marmi, stucchi, oreficerie, avori, coralli, disegni, stampe e testi antichi dello scultore Giacomo Serpotta (1656-1732), il quale contribuì a rivoluzionare l’arte dello stucco e a imbellire chiese e oratori in giro per la città con decorazioni fascinose. Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il curatore Vincenzo Abate, studioso del collezionismo artistico siciliano e già direttore della galleria di palazzo Abatellis, ha impiegato un anno per mettere insieme le opere in base a un progetto che è partito dodici anni fa. La mostra è organizzata da Civita Sicilia e promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo. Nella mostra presente anche l’architetto Giacomo Amato (1643-1732) che, assieme al Serpotta, hanno dato a Palermo tante bellezze che ancora oggi si possono ammirare. Il piano terra dell’Oratorio è interamente dedicato a Serpotta, ai suoi stucchi e ai suoi bozzetti. Al primo piano invece sono esposti i disegni preparatori di Amato, insieme a arredi liturgici, mobili, argenti, ricami, dipinti e suppellettili varie.
L’esposizione è visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.30 alle ore 20.00. Lunedì chiuso.
Rita Bevilacqua