Lunedì scorso gli operatori di Radioluce assieme a diversi agricoltori e il sindaco Fabio Accardi hanno puntato la lente di ingrandimento su uno scenario impotente come la mancanza di acqua della diga Olivo. Oltre a questo il problema della siccità ha colpito diverse aziende agricole e le telecamere, grazie alla collaborazione degli agricoltori sono entrate nei fondi dove insistevano le coltivazioni che, però, hanno subito gravi danni: la decimazione di un mandorleto con la perdita del 20-30 per cento, un vigneto la cui uva di uva di nero d’Avola è andato distrutto ( circa 50 mila euro di danni); e infine anche un campo di fagiolini, di melanzane e angurie sono stati interessati alla siccità. Non da meno la situazione dell’invaso Olivo che, purtroppo, negli anni è stata caratterizzata dalla conduzione di una politica scellerata e una programmazione inadeguata per l’inizio delle stagioni irrigue. Se per alcuni ancora la diga non è morta, vorrà dire che si trova in agonia per la poca quantità di acqua rimasta nell’invaso. Una delusione evidente mostrata dagli occhi degli agricoltori quando hanno rivolto l’attenzione verso il letto di una parte della diga che mostrava un’enorme quantità di acqua e che adesso mostra soltanto un rigagnolo.
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