Avola (Sr), 13 settembre 2017 —– “Con tristezza e sgomento apprendiamo la confessione del fidanzato, 17enne, che ha dichiarato di avere ucciso la fidanzatina di 16 anni, Noemi nel territorio leccese e aver nascosto e occultato il cadavere. Vorremmo esprimere la nostra vicinanza ai familiari, a chi con dolore partecipata all’ennesimo omicidio che non può essere chiamato per amore, perché quello non è amore, è dominio, sopraffazione, negazione della vita e dello stessa sostanza dell’amore. Le nostre parole sono rivolte a tutte le vittime, non soltanto minorenni, ma anche adulte, fragili e deboli che spesso non hanno attorno a loro una rete di protezione, anzi spesso giustificati dalla cultura del non amore e della pretesa di cancellare la vita come un file”.
Con queste parole don Fortunato Di Noto, presidente di Meter onlus (www.associazionemeter.org) – a tutela dell’infanzia e l’adolescenza, contro ogni forma di abuso e violenza – esprime a riguardo dell’efferato delitto nei confronti della giovanissima 16enne Noemi avvenuta per le mani del fidanzato, 17enne.
“Non tutti i giovani non amano, ma non è più tollerabile questa forma di violenza proprio tra le nuove generazioni. Nelle scuole, tra i giovani, nelle famiglie dobbiamo parlare della inviolabilità della vita umana, è una guerra offensiva silente e devastante. Per questa ragione ci si appella anche a tutte le agenzie educative a non abbassare la guardia, a denunciare ai primi segnali di sopraffazione e minacce. Casi sempre di più in aumento, soprattutto tra i giovani; cosa che non dovrebbe mai accadere.”