Il comune di Barrafranca non approva bilanci, come la normativa prevede (preventivo e consuntivo), da ben quattro anni. Si ricorderà che l’ultimo bilancio approvato fu nel 2013 e allora ad essere sindaco era Salvatore Lupo. Di critiche e mozioni sulla mancata presentazione del bilancio da quando si è insediato il sindaco Accardi c’è ne sono state parecchie e non a caso vi è la mozione (primo firmatario Giuseppe Ferrigno) di censura relativa alla mancata risposta a tutti i rilievi del Ministero dell’interno sull’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato. Argomento questo sollevato anche da parte del M5S ma che torna “in auge” per l’importanza di uno strumento finanziario che manca da molto tempo. Si ricorda che da due anni il comune è in dissesto finanziario per cui le misure fino a questo momento non sono state per niente adottate. Nella mozione si descrive come il 31/10/2016 il Ministero dell’Interno ha sollevato ben 48 rilievi sull’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato approvata con deliberazione consiliare n. 42 del 05/10/2016, che appare sostanzialmente come una sonora bocciatura di detto piano, assegnando il termine di 60 giorni per fornire i chiarimenti in merito; poi in data 27/02/2017 lo stesso Ministero, nel ribadire tutte le prescrizioni ne ha dettato altre 18, assegnando il termine di 15 giorni per fornire chiarimenti ed i documenti richiesti. ” Ad oggi il Sindaco, il Segretario generale ed il Responsabile del Settore Finanziario, al di là di note interlocutorie e meramente dilatorie – afferma il consigliere comunale Giuseppe Ferrigno – non hanno adempiuto a tali prescrizioni, non hanno adottato gli atti ed i provvedimenti amministrativi richiesti dal Ministero dell’Interno e dettagliatamente indicati nelle due menzionate note ministeriali e non hanno messo il Consiglio Comunale nelle condizioni di adottare ed approvare gli atti di propria competenza”. Da li anche il dito puntato al sindaco Accardi sulla questione EnelSole dove la mozione avrebbe causato ritardi alla stesura del bilancio. ” Non è vero che l’iter per l’adozione dell’ipotesi del bilancio stabilmente riequilibrato – afferma la mozione – sollevati dal Ministero dell’Interno si sia arrestato a causa della presentazione dello scorso luglio della mozione della collega Alessi Batù Vanessa. “Ad oggi – continua la mozione – contrariamente a quanto asserito in una nota, non risulta affatto che il responsabile del servizio finanziario abbia predisposto una nuova proposta di ipotesi bilancio stabilmente riequilibrato da sottoporre al Consiglio Comunale, così come non risulta neppure che la relativa approvazione sia “stata sospesa in attesa degli esiti del contratto con Enel Sole. Del resto, proprio i rilievi contenuti nella mozione della collega Alessi Batù Vanessa, condivisi anche dal parere legale richiesto dal Sindaco, consentivano e consentono, se è vero quanto sostenuto nella predetta nota a firma congiunta del segretario generale e del sindaco, al responsabile del servizio finanziario di predisporre più facilmente l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato”. In uno dei consigli comunali del 2017 molto si è discusso anche della data di scadenza del 03.07.2017 (termine ultimo per l’adozione del bilancio stabilmente riequilibrato) e “la suddetta mozione non esisteva e né il Sindaco, né il Segretario generale e né il responsabile del servizio finanziario avevano adottato gli atti di rispettiva competenza e messo il Consiglio comunale nelle condizioni di adottare i relativi provvedimenti”. La mozione inoltre rimarca che “il Segretario Generale ed il Sindaco tendono a mascherare l’esclusiva incapacità politica di quest’ultimo e quella gestionale-amministrativo-contabile del Segretario Generale e del responsabile del servizio finanziario scaricandola in maniera scorretta sul Consiglio Comunale”.
Oltre a questa mozione nel 2017 anche il M5S ha fatto una battaglia sull’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato e il consigliere Alessandro Tambè rimarca il suo rammarico cercando di enunciare alcune fasi cruciali della vita del consiglio comunale durante la legislatura Accardi arrivata a quasi due anni di vita. ” Più e più volte abbiamo sollecitato ed invitato il sindaco e l’amministrazione comunale – afferma Tambè – ad attivarsi per la sua approvazione. Nell’ottobre del 2016, per alto senso di responsabilità verso i nostri concittadini, abbiamo dato anche un forte impulso in tale senso contribuendo ad approvare la prima ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato! Il Ministero ha chiesto chiarimenti ed integrazioni e noi più volte in tutte le sedi istituzionali e abbiamo invitato il sindaco ad adoperarsi e sbrigarsi a riportare il bilancio in Consiglio Comunale per il bene della nostra comunità”. Il consigliere del M5S, Alessandro Tambè ha portato assieme agli altri due consiglieri presenti Katia Baglio e Alice Crapanzano, sostituita quest’ultima dopo le dimissioni da Jasmine Barresi, proprio in consiglio comunale una dura battaglia proprio sul tema bilancio. ” Il sindaco ha dichiarato – continua Tambè -che tale importante documento è già pronto…. ma ahinoi è chiuso in qualche cassetto del Comune. Ormai tutti sappiamo che il nostro Comune è in dissesto finanziario (ce ne accorgiamo anche dalle tasse in più che dobbiamo pagare…). Proprio per tale particolare condizione, dobbiamo votare in Consiglio Comunale il Bilancio stabilmente riequilibrato per tutte le annualità per le quali manca un bilancio e per il 2018 e 2019″. L’ultimo data utile per approvare il bilancio (data che estrapoliamo dalle varie note inviate al nostro Comune dal Ministero degli Interni) era quella del 3 luglio del 2017 e su cui proprio Tambè si è battuto a denti stretti anche in un’apposita seduta in consiglio comunale. Le domande del consigliere comunale Tambè sono quelle forse che si pongono ogni singolo consigliere e le riportiamo qui dopo essere comparse nei social network: Ci chiediamo: come si può governare un territorio senza uno degli strumenti fondamentale per farlo? Cosa e chi aspettiamo ancora per analizzare i bilanci? Sono veramente pronti? Sapremo mai quale politica di sviluppo e di programmazione vuole proporre il sindaco alla città senza che riesca ad approvare in Giunta e poi a portare in Consiglio lo strumento principale di programmazione? Da queste domande il consigliere Alessandro Tambè traccia un’evidente figura della comunità barrese:” Barrafranca è sempre più povera e delusa, sempre più demoralizzata e sfiduciata. Tante persone se ne stanno andando. Sindaco, se ci sei batti un colpo! Se però non hai intenzione di presentare il bilancio ti chiediamo allora di dimetterti e di far dimettere la tua giunta!”.