Convegno Sifus. Argomento principale la stabilizzazione dei forestali
Il Sifus (sindacato forestali uniti per la stabilizzazione) è impegnato a rafforzare, con rigenerato vigore, il suo campo d’azione sindacale. Lo si è stabilito durante il convegno organizzato a Castelvetrano sul tema: “Tecnologie per la stabilizzazione”. All’incontro hanno preso parte il direttore dell’Università Cusano, Vito Abate, il funzionario regionale, Melchiorre Leone, gli on. Vincenzo Figuccia (Fi) e Sergio Tancredi (5 stelle). Presenti i massimi vertici del Sifus, con al seguito oltre 350 lavoratori forestali delle province di Trapani e Agrigento, rappresentanza di operai braccianti giunti da varie parti dell’isola. In qualità di capofila il segretario generale del movimento Sifus, Maurizio Grosso.
Abate ha tenuto una relazione, sul ciclo riguardante la pirolisi (principio scientifico che a basso costo può trasformare qualunque sostanza organica secca in gas, ovvero in energia). I-la posto l’accento e spiegato come, attraverso questo meccanismo, è possibile trasformare il cippato in energia elettrica senza emissioni in atmosfera (si disgrega la molecola e si tirano fuori i gas). Il cippato altro non è che uno sminuzzato di legno di natura agricola-forestale, proveniente da diradamenti boschivi, siepi campestri, residui di potature di frutteti e vigneti e in apposite caldaie dei piccoli pezzetti di legno si può sviluppare energia da vendere, nell’intento di ricavare il frutto per pagare gli stipendi dei forestali.
Leone, nel suo intervento, ba evidenziato come sia possibile recuperare sufficienti risorse, già implementate nel “Piano sviluppo rurale” (Psr) 2014/ 2020, da spalmare per valorizzare i boschi, per la cura del patrimonio forestale. A surriscaldare l’incontro, il segretario Grosso ha detto «che il Governo Crocetta dovrebbe andare a scuola prima di azzardarsi a scrivere che, anziché migliorare le condizioni del compatto, taglia diritti e lo smantella? Il Governo dovrebbe studiare soluzioni che rilancino il comparto dentro un’ottica produttiva e di pubblica utilità. Noi del Sifus – ha sottolineato – siamo pronti a regalargli la soluzione che è contenuta dentro la nostra iniziativa di legge n. 104/2013 sulla stabilizzazione degli operai forestali, con al centro l’individuazione di risorse alternative ai fondi di bilancio, finalizzate alla stabilizzazione e all’assegnazione di ulteriori competenze e impieghi: dalla messa in sicurezza del territorio, alla produzione di energia elettrica, dall’uso, “stile riserva dello Zingaro”, di tutte le riserve siciliane, alla distruzione delle piante aliene».
«Se il Governo regionale nella trattativa per la riforma, non dovesse sostenere – ha ammonito il segretario Grosso – il nostro progetto di legge, avallando piuttosto tagli al turnover, tagli delle garanzie a tutti i contingenti, tagli di personale del 30%, tagli degli aspi del 20%, prepensionamenti, siamo pronti ad indire stati di agitazione e lotte forti e continue». Rassicurante è stato l’impegno dei deputati Figuccia e Tancredi, allineati a sostenere la proposta di stabilizzazione dei precari forestali da perseguire in un sistema produttivo del compatto agro-forestale.