I militari della Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina insieme ai colleghi della Compagnia Intervento Operativo di Palermo e del Nucleo Carabinieri Cinofili di Nicolosi, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, traevano in arresto Bonfirraro Giuseppe, di anni 32, pregiudicato di Barrafranca, poiché resosi responsabile di detenzione e coltivazione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
In particolare, i militari, durante una perquisizione domiciliare effettuata nell’abitazione del suddetto, all’interno di una stanza rinvenivano una serra composta da una struttura tubolare alta due metri coperta con materiale Mylar impermeabile alla luce e riflettente al suo interno, nonché da pannelli con lampade riflettenti, aspiratore, ventilatore e misuratore di temperatura e umidità. Dentro la serra erano contenute oltre 50 piante di cannabis indica alte circa 1.50 mt. Le piante da qui a poche settimane sarebbero state sottoposte al processo di lavorazione attraverso il quale si sarebbe ricavato un grosso quantitativo di stupefacente del tipo marijuana che, una volta immesso nel mercato, avrebbe fruttato un ingente ricavo di denaro.
Inoltre, sempre nel corso della perquisizione, venivano rinvenuti 50 semi di cannabis indica, fertilizzanti, varia attrezzatura per la coltivazione e un bilancino elettronico di precisione.
L’arrestato, ultimate le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Enna a disposizione dell’autorità giudiziaria.
