Per la Madonna bisogna rimettere a nuovo il vestito. Presentato il volto ripulito della Madonna. La statua del Cristo Risorto sarà invece restaurata in toto. Il progetto presentato nella chiesa “Santa Maria di Gesù” di piazza Vittorio Emanuele. A fare gli onori di casa il parroco di Santa Maria di Gesù Monsignor Giovanni Bongiovanni e Filippo Rizzo Governatore confraternita “Preziosissimo Sangue di Cristo”. C’erano pure i componenti del comitato per il restauro Vincenzo Trubia – vice Governatore – il cassiere Angelo Vullo, il segretario Salvatore Miccichè ed il consigliere Mimmo Nocilla. Erano presenti il vescovo della diocesi armerina monsignor Rosario Gisana, oltre a don Vincenzo Saguto (delegato vescovile confraternite della diocesi) e don Giuseppe Pace, direttore ufficio Beni Culturali ed Ecclesiastici della stessa diocesi. In chiesa c’erano anche il sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua e l’assessore Chiara Stuppia. Erano presenti anche i due restauratori Giovanna Comes e Pietro Fresta. Gli interventi sono stati illustrati dall’architetto Giuseppe Incaglio. Ad apertura dei lavori, Filippo Rizzo ha fatto cenno alle origini della confraternita “Preziosissimo Sangue di Cristo”. La sua nascita risalirebbe alla seconda metà del XVII secolo. Mons. Giovanni Bongiovanni ha sottolineato come “l’incontro fra la Madonna ed il Cristo Risorto sia una delle tradizioni più sentite di Pietraperzia”. “La tradizione si è rinnovata – ha continuato padre Bongiovanni – grazie all’entusiasmo della gente e al sostegno dei sacerdoti”. E ha concluso: “Questa chiesa è un gioiello di opere d’arte”. Don Giuseppe Pace ha evidenziato il fatto che i finanziamenti dell’otto per mille esistono per i beni monumentali ed architettonici. “Per i beni mobili – ha detto padre Pace – bisogna fare invece riferimento alle offerte dei fedeli”. L’architetto Giuseppe Incaglio ha illustrato gli interventi ed ha aggiunto: “È significativo che i riti della Settimana Santa culminino con questo Incontro. Noi interveniamo per rimuovere le cause e gli effetti del degrado. Mantenere questo significa mantenere l’identità di un popolo”. La statua lignea del Cristo Risorto, già restaurata negli anni Ottanta del secolo scorso, e il tessuto del vestito della Madonna di L’Ancuntru sono datati tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento. Il restauro avverrà nel’officina della Memoria di San Martino delle Scale, nel Palermitano. “Aiutateci ad aiutarvi”, ha concluso Giuseppe Incaglia. Il vescovo Monsignor Rosario Gisana ha detto: “”Diventiamo un nesso che ci attrae verso un’altra bellezza, quella di Nostro Signore. È questo il valore alto e nobile. Io ritengo – ha concluso il presule – che la conservazione delle opere d’arte all’interno confraternale sia evocativa della grandezza di Dio”. A conclusione degli interventi, il vescovo Monsignor Rosario Gisana e il vicepresidente della “Preziosissimo Sangue di Cristo Vincenzo Trubia hanno scoperto la statua della Madonna di L’Ancuntru”. GAETANO MILINO
PIETRAPERZIA. Rinviata a data da destinarsi l’esibizione della Fanfaradei Carabinieri.
Il rinvio “per motivi organizzativi dell’Arma dei Carabinieri”