Gli sprechi alimentari e la contraffazione degli alimenti al centro dell’incontro svoltosi sabato scorso nei locali della Cgil, via della Civiltà del Lavoro a Enna Bassa. In occasione della festa del tesseramento si è svolto lo show cooking con l’assaggio dei prodotti tipici del territorio ennese.
Un incontro del 26 maggio scorso in cui il presidente della Federconsumatori Enna, Enza Maria Bartoli ha tracciato una resistenza, rispetto agli anni passati, del settore alimentare e dell’artigianato dove si mantiene stabile il numero degli addetti con la prevalenza sulla vendita diretta anche se si mostra diffidenza verso le misure di tutela della qualità locale e del Made in Italy. “Si sta creando un’arena competitiva principale dell’artigianato alimentare ennese – afferma Enza Maria Bartoli – con il privato consumatore che assume il ruolo di cliente protagonista e, questo grazie alle campagne di sensibilizzazione di Campagna Amica, Coldiretti è sintomo evidente che qualcosa sta cambiando e le tendenze del consumatore mirano a delle scelte alimentari più consapevoli”.
Federconsumatori ha tracciato alcuni dati importanti del territorio ennese dove la grande maggioranza delle imprese artigiane dell’alimentare della provincia di Enna, nell’anno 2017 ha chiuso con un fatturato stabile, e le previsioni per il 2018 sembrano avere un segno positivo. “Non c’è dubbio sul ruolo fondamentale che assume la risorsa umana per l’impresa artigiana – continua Bartoli – in quanto, anche il consumatore, conferma le tendenze di acquisto di prodotti alimentari che mirano alla qualità e alla territorio. L’area geografica dove la gran parte dell’Alimentare Ennese viene venduto, è il mercato locale-cittadino e quello provinciale. Le tipologie di clientela più largamente diffuse del settore alimentare sono rappresentate dai privati consumatori, questo per confermare e sottolineare un artigianato fortemente concentrato sulla produzione locale di qualità a km zero. Va detto però che i consumatori mostrano scetticismo e rassegnazione verso la capacità di tutela del Made in Italy, forse per mancata informazione, anche se spicca la percezione positiva dello sviluppo della cultura dei consumi alimentari domestici sostenibili e di qualità”.
L’incontro di Federconsumatori ha puntato anche il dito sulla contraffazione alimentare dove lo sviluppo di un mercato sempre più attento alla qualità ed alla sostenibilità alimentare. Infatti per quanto riguarda la contraffazione e la tutela del Made in Italy, viene percepita positivamente dal 30% dei consumatori del settore alimentare mentre il 63% la ritiene irrilevante. “Puntiamo su un nuovo regolamento per il settore alimentare del centro storico dei comuni ennesi – conclude Bartoli – con incentivi alla vendita e somministrazione dei soli prodotti locali del nostro territorio”.Federconsumatori evidenzia come sia necessario una regolamentazione territoriale che vada ad influenzare il consumatore in modo positivo, per un rilancio dello sviluppo di questo settore. Riteniamo che sia corretta la tutela e il rilancio del centro storico, dove molte volte sono custodite le usanze e la gastronomia di un territorio. Si evince in tutta la provincia negative procedure di riqualificazione dell’intero settore, con evidenti problemi di fenomeni di concorrenza sleale.
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