Prima delle vacanze estive, il Salotto artistico-letterario “Civico 49” di Barrafranca (EN) è andato in trasferta a Palermo, capitale della cultura 2018 e sede di MANIFESTA 12, biennale internazionale nomade di arte e cultura contemporanea, aperta in 20 sedi della città e intitolata “IL GIARDINO PLANETARIO. COLTIVARE LA COESISTENZA”.
Il Salotto non poteva farsi sfuggire questa importante occasione di arte e cultura e così domenica 29 luglio 2018 alcuni soci e amici sono andati ad ammirare quanto di meglio offre la città. Tra tutte le 20 sedi da visitare, il Salotto ha scelto 4 Palazzi, anche per avere l’occasione sia di vedere le opere esposte, sia di ammirare gli stessi palazzi per lo più chiusi al pubblico.
La visita del Salotto è iniziata con il quattrocentesco Palazzo Ajutamicristo, nel quale le opere dichiaratamente politiche, sebbene efficacemente allestite, si armonizzano poco con il suo fascino decadente. Qui espongono tra gli altri Tania Bruguera che con l’istallazione “Article 11” si mette al servizio della battaglia del movimento No M.U.O.S. e il collettivo artistico The Peng! Collective con l’opera “Call-a-spy”, una cabina telefonica con cui il pubblico può “contattare” una spia.
Altra sede molto scenografica è stata Palazzo Forcella De Seta, dove nella sala dell’Alhambra campeggia l’opera “The soul of sal” di Patricia Kaersenhout, lavoro che cita con evidenza la “Montagna di sale” di Mimmo Paladino. Nello stesso palazzo tra le altre opere si trova esposta “The Body’s legacies. The post-colonial body” di Kader Attia, artista interessato a indagare la trasformazione del corpo dei discendenti degli schiavi e delle popolazioni colonizzate.
Il gruppo si è poi spostato a Palazzo Butera, le cui dimensioni monumentali lo rendono secondo solo al Palazzo Reale di Palermo. In questo palazzo tra le opere più interessanti è esposta la coloratissima istallazione “Theatre of the sun” del duo artistico Fallen Fruit, in cui la frutta si trasforma in soggetto politico, con una Public fruit map che liberalizza l’approvvigionamento del cibo. In questo palazzo si fa notare anche la brasiliana Maria Thereza Alves che recupera la relazione con il luogo con l’opera “Una proposta di sincretismo” istallazione di maioliche che rilegge i motivi decorativi della tradizione locale.
Particolare la visita del seicentesco Palazzo Costantino, rovinato, saccheggiato e rimaneggiato nel corso dei secoli, dove è posteggiato “Videomobile”, un vecchio furgone che diventa il videocarro del duo artistico Masbedo. Tra gli italiani l’artista Matilde Cassani con l’opera intitolata “Tutto” rielabora gli apparati effimeri delle feste siciliane, con l’istallazione degli oggetti di uno spettacolo ai Quattro Canti che ricorda la festa di S. Rosalia.
Giornata intensa, in cui i soci del Salotto hanno potuto ammirare le bellezze della città, con le sue testimonianze gioiose di coesistenza e di vitalismo perfettamente incarnate dalla sua esuberanza. Non a caso è stata scelta Palermo per ospitare MANIFESTA 12, perché la città risponde efficacemente a certi linguaggi dell’arte, che qui particolarmente sembrano nel loro ambiente naturale. (Notizie e foto di Gaetano Vicari)
Rita Bevilacqua