PIETRAPERZIA. L’attività portata a compimento oggi, dalla sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri della Procura della Repubblica di Enna, trae origine da un esposto-denuncia presentato l’8 marzo 2017. Una conferenza Stampa si è tenuta oggi alle 13.00, presso l’Aula “Falcone e Borsellino” del Tribunale di Enna. A presiederla è stato il Signor Procuratore della Repubblica di Enna, Dott. Massimo Palmeri.In tale esposto denuncia si ipotizzava che i responsabili dell’Istituto Paritario “L’Aurora” – sito a Pietraperzia in via della Pace n. 4 gestissero i corsi – dietro corresponsione delle correlate rette da parte degli studenti iscritti – senza, tuttavia, svolgere concretamente alcuna attività didattica, così come attestando falsamente sui registri di classe la presenza in aula durante le ore di lezione di studenti, in realtà assenti, che venivano in tal modo indebitamente ammessi agli esami di Stato. “A seguito di tale – si legge in un comunicato stampa – esposto-denuncia, nel marzo 2017, la sezione di Polizia Giudiziaria Carabinieri presso la Procura, diretta dal Procuratore della Repubblica dottore Massimo Palmeri e con il coordinamento del Pubblico Ministero dottore Giovanni Romano, avviava le attività investigative, anche con indagini tecniche video sorveglianza e servizi di osservazioni, controlli e pedinamenti) oltre che tradizionali (assunzione a sommarie informazioni, perquisizioni, sequestri, ecc.) che, con compendiato nell’informativa finale, hanno messo in luce la responsabilità di dirigenti, docenti con riferimento all’anno scolastico 2016.2017, evidenziando e differenziando ruoli dei vari indagati. Le condotte che sono state evidenziate si possono così riassumere:
Falsa attestazione sul giornale di classe in ordine alla presenza degli studenti in aula durante l’orario di lezione nei giorni ivi considerati.
Falsa attestazione sul giornale di classe in ordine al regolare espletamento dell’attività didattica nei giorni ivi indicati.
Falsa attestazione sul registro dei verbali di consiglio di classe circa l’effettivo svolgimento di prove, sia scritte che orali, tese ad accertare il livello di conoscenza linguistico-grammaticale conseguito dai singoli alunni.
Falsa attestazione dei risultati degli scrutini del 1° e del 2° quadrimestre attraverso formulazione di valutazioni fittizie in ordine alle votazioni riportate da taluni allievi.
Omessa rilevazione delle assenze attraverso la falsa attestazione del numero di ore totali d’assenza maturate dagli alunni nel corso dell’intero anno scolastico.
Svolgimento di parte dell’attività didattica, in località e luoghi diversi da quelli oggetto di autorizzazione.
Al termine delle attività investigative, già nel mese di giugno 2018, venivano denunciate all’Autorità Giudiziaria:
C. R. Classe 1944, da Catania, responsabile dell’istituto Paritario “L’Aurora”.
C. G. M., Classe 1971,da Nicosia, responsabile dell’istituto Paritario “L’Aurora”.
S. V. A., Classe 1948, da Calascibetta (EN), preside dell’istituto Paritario “L’Aurora”.
V. T., Classe 1985, da Nicosia (EN), professore dell’istituto Paritario “L’Aurora”.
F. M., Classe 1971, da Barrafranca, professore dell’istituto Paritario “L’Aurora”.
S. S., Classe 1980, da Roccella Valdemone (ME),professore dell’istituto Paritario “L’Aurora”.
B. L. Classe 1976, da Nicosia (EN) , professore dell’istituto Paritario “L’Aurora”.
G. D., Classe 1971, da Calascibetta /EN), , professore dell’istituto Paritario “L’Aurora”.
D. M., Classe 1980, da Riesi, professore.
In quanto ritenute responsabili dei delitti previsti e puniti dagli articoli 110, 112 N. 1 e 479 codice penale (falso ideologico in concorso commesso da pubblico ufficiale) per i fatti accertati in Pietraperzia e Nicosia dal marzo 2017 al giugno 2017”. “Il quadro gravemente indiziario – si legge ancora nel comunicato stampa – costituitosi è stato condiviso dal Pubblico Ministero che, facendo proprie le conclusioni degli investigatori, ha inoltrato al Giudice per le Indagini preliminari del tribunale di Enna una richiesta di applicazione di misura cautelare interdittiva a carico dei nove soggetti. Il giudice, dottoressa Luisa Maria Bruno, espletate le formalità di rito e, dopo avere interrogato gli indagati, si determinava, con provvedimento N° 1681/17 Registro Generale Notizie di Reato modello 21 e 49/18 Registro Generale Giudice per le Indagini Preliminari del 9.11.2018 ad applicare la misura cautelare nei confronti di 7 dei soggetti indagati, dato che due di loro (B. L. e V. T.) avevano nel frattempo formulato al Pubblico Ministero richiesta di patteggiamento ammettendo le proprie responsabilità. Nello specifico il provvedimento del G.I.P. è così articolato: Misura interdittiva della sospensione dell’esercizio dell’attività di insegnamento e dirigenza di istituti scolastici e di tutte le funzioni pubbliche a dette attività collegate per la durata di dodici mesi per il dirigente e per i responsabili dell’istituto. Misura interdittiva della sospensione dell’esercizio dell’attività di insegnamento e di tutte le funzioni pubbliche a dette attività collegate per la durata di due mesi per rimanenti. Ieri, 12 novembre, dalle ore otto, a Enna, Barrafranca, Nicosia, Catania, Roccella Valdemone (ME), Pescara e Bergamo i Militari dell’Arma hanno notificato a tutti gli indagati l’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. “sottoponendo i soggetti agli obblighi prescritti”. Il provvedimento è stato pure notificato a Roma al MIUR, Ministero Istruzione Università e Ricerca, “per quanto di competenza del Ministero”. Da registrare che i locali dove prima c’era l’Aurora sono ermeticamente chiusi. Alle saracinesche di ingresso sono apposti dei cartelli con la scritta “Affitta”. L’istituto “L’Aurora” a Pietraperzia aveva cominciato le sue attività oltre dieci anni fa. Agli ingressi degli stessi locali ci sono ancora le insegne con le scritte “Istituto Scolastico Paritario L’Aurora” e “L’Aurora Istituto Scolastico Tecnico Commerciale Paritario”. GAETANO MILINO