Barrafranca. Sta diventando veramente serio il problema della circolazione nel centro abitato, talmente serio che si può cominciare a parlare di problemi per l’incolumità pubblica. La domanda che ci poniamo è come mai tale problematica non venga portata in consiglio comunale per una seria ed approfondita discussione. Non c’è strada, cortile, slargo o piazza che non abbia una buca, una mancanza di asfalto o qualche altro difetto pericoloso per chi circola sia a piedi che in auto. La strada per eccellenza che è diventata il simbolo di questo stato di cose è il Viale Gen. Cannada, meglio nota come discesa Catena, con l’aggravante che in questo caso gli eventi naturali c’entrano poco sul suo stato di inefficienza e pericolosità. La foto di copertina è della Via Ferreri Grazia, ma potrebbe essere quella di una qualunque arteria cittadina, il pericolo qui è rappresentato dalla segnalazione insufficiente in un senso e di una segnalazione fuorviante nell’altro senso, il segnale con la freccia di direzione obligatoria invita a immettersi in Via Oberdan che è in controsenso mentre dovrebbe indicare verso il basso la buca. Sarebbe da vietare nella maniera più assoluta la circolazione in Via dello Stadio, in condizioni pietose e di una pericolosità eccezionale specialmnente per chi proviene dal corso Garibaldi e si ritrova un tratto asfaltato e ad un tratto, senza nessun preavviso, si infila suo malgrado in una serie di buche che quando piove sono pressochè invisibili. In Piazza Fratelli Messina si entra con le mattonelle della pavimentazione divelte che, come raccontava un cittadino del luogo, ogni tanto vengono pizzicate dalle ruote e diventano dei veri e propri proiettili. E ancora, il corso Garibaldi, l’arteria più importante della nostra cittadina, è stata appena accennata un opera di rimozione dell’asfalto che preludeva ad una qualche manutenzione che non è più continuata, lasciando il manto stradale pericolosamente al suo destino. Potremmo continuare con il Largo Canale, Corso Italia ecc…ecc…sui social i nostri concittadini postano delle foto che sono emblematiche in questo senso. Crediamo che i nostri politici percorrano queste strade, come lo fanno i cittadini comuni che sono vicini all’esasperazione, vogliamo credere che qualche dubbio, qualche sussulto se lo siano fatto venire, in caso contrario farebbero bene a rinunciare al loro incarico e chiudere elegantemente la loro carriera politica.
Ed infine vogliamo segnalare i cumuli di indumenti che non vengono raccolti dagli appositi contenitori da chissà quanto tempo e fanno bella mostra di sè.