ENNA. “Apprendiamo dalla stampa che la Procura della Repubblica di Enna sta indagando sulla discarica di Cozzo Vuturo e ha formulato le prime ipotesi di reato. Dopo le perizie, l’ipotesi è di inquinamento ambientale e potrebbero essere state individuate altre infrazioni ambientali. È inutile dire che per noi è un ottimo risultato”. Così gli esponenti del Movimento 5 Stelle, il senatore Fabrizio Trentacoste e i consiglieri comunali Cinzia Amato e Davide Solfato. I due consiglieri, già nel 2017, avevano presentato un esposto, con il senatore Mario Giarrusso e la deputata all’Ars Angela Foti, per denunciare la mancata messa in sicurezza della vasca B2 della discarica e il grave pericolo per la salute dei cittadini e dell’ambiente. “Non possiamo considerarla una bella notizia, vista la prima conferma delle nostre gravi preoccupazioni, – afferma Cinzia Amato – ringraziamo la Procura di Enna per il lavoro che sta svolgendo, anche perché la complessità della tematica richiede indagini lunghe e articolate. Quel che conta è che tutte le nostre denunce abbiano avuto riscontro”. Vanno avanti nella loro battaglia i portavoce Cinquestelle che lo scorso settembre, insieme al deputato regionale Giampiero Trizzino, hanno presentato in Procura un secondo esposto, per inquinamento ambientale prodotto dall’impianto temporaneo mobile di tritovagliatura, che si trova in funzione presso la discarica di Cozzo Vuturo, presso la vasca B1, e pericoli che ne derivano per la salute dei cittadini e degli stessi lavoratori. “Il nuovo impianto di Trattamento Meccanico Biologico, costato 15 milioni di euro – afferma il senatore Fabrizio Trentacoste – completato, ma non ancora inaugurato è un esempio di tecnologia obsoleta, che arriva tardi e non risolve affatto il problema dei rifiuti, inducendo, al contrario, a non affrontarlo seriamente. Non vorremmo che, anche a fronte della limitata capienza della dicarica di Cozzo Vuturo, ormai in esaurimento, il progetto fosse quello di inviare la frazione secca dei rifiuti, trattati dall’impianto TMB, agli inceneritori, che si stanno già organizzando a tale scopo. Uno scenario che non vogliamo nemmeno ipotizzare, visti i rischi enormi che comporterebbe per l’ambiente, la nostra agricoltura e la salute dei cittadini. Per questo motivo, nonostante la soddisfazione di oggi, siamo coscienti che la battaglia sarà ancora lunga e sappiamo bene quali e quanti interessi sono celati dietro i rifiuti”.
“Nella gestione dei rifiuti, anche nel nostro territorio – conclude il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Enna Davide Solfato – abbiamo sempre denunciato speculazioni sulla pelle dei cittadini e a danno dell’ambiente. Pochissimi, oltre noi, hanno mostrato una visione lungimirante e sostenibile del problema e per il Movimento 5 Stelle la questione ambientale rimane prioritaria: per questo motivo non abbasseremo la guardia” GAETANO MILINO