ROMA. “Come Movimento 5 Stelle abbiamo fissato un altro punto importante a favore della tutela dei nostri territori. Con un decreto firmato dal ministro Costa, che ferma nuove prospezioni e ricerche di idrocarburi, diciamo no alle multinazionali del petrolio che devastano i nostri territori e mettiamo un argine anche alle piattaforme esistenti. Grazie allo stesso decreto, infatti, anche i colossi petroliferi che gestiscono la piattaforma Vega B, nel canale di Sicilia, dovranno attenersi a regole molto più stringenti per le autorizzazioni” – lo affermano i senatori del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste e Rino Marinello. “Vengono imposti paletti molto più stringenti del passato, – continuano i senatori – tra questi: la specifica delle modalità di smaltimento dei rifiuti e delle tempistiche di dismissione della piattaforma”. “Un’ottima notizia per tutto il litorale che si affaccia sul Canale di Sicilia e per la nostra Isola, – concludono i parlamentari – si tratta di un passo decisivo per la fine di una politica energetica che non ha fatto altro che arricchire le lobbies petrolifere a danno dei territori. Le fonti rinnovabili rappresentano non soltanto il futuro del nostro Paese, ma un forte incentivo alla creazione di centinaia di nuovi posti di lavoro”. GAETANO MILINO
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