Oggi il Sindacato Sinalp è stato convocato, con altre sigle sindacali, dal Presidente della V° Commissione lavoro del Parlamento Siciliano, On. Luca Sammartino, per l’ennesimo tentativo di trovare una soluzione definitiva all’assurda ed inimmaginabile condizione dei lavoratori ASU che per la politica, a detta di una parlamentare presente in commissione, non sono lavoratori ma solo cittadini che ricevono da anni un assegno sociale.
Ci aspettavamo di ascoltare una sintesi delle proposte illustrate, ormai da tempo, dai vari sindacati presenti nel comparto e quindi un programma per dare dignità sociale, morale, economica e professionale a 5.200 lavoratori che da 20 anni sono sfruttati in maniera indegna e vergognosa dalla politica per scopi elettoralistici e per fornire manovalanza a bassissimo costo in barba ad ogni regola del diritto al lavoro.
Invece abbiamo amaramente appreso che per l’ennesima volta la politica continua a chiedere ai sindacati proposte e soluzioni per la stabilizzazione degli ASU.
La delegazione SINALP, composta dal Segretario Regionale Dr. Andrea Monteleone e l’Avv. Marzia Giacalone, ha dichiarato la propria delusione nell’apprendere che ancora una volta non si discuteva su una soluzione condivisa per risolvere il precariato degli ASU.
La proposta del Sinalp, condivisa anche da altre sigle sindacali, continua ad essere la stabilizzazione di tutti gli ASU della Sicilia.
Grazie alla Dr.ssa Garoffolo, Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro Regionale, che ha fornito al Sinalp il report anagrafico di tutti i lavoratori ASU presenti in Sicilia, l’Ufficio Studi del Sindacato ha quantificato una forbice di 1.200/1.400 lavoratori ASU che, approfittando anche della Quota 100, possono essere posti in pensione o prepensionamento.
Questa possibilità permetterà alla Regione Siciliana di poter utilizzare il maggior risparmio ottenuto per finanziare l’assunzione di circa 2.800/3.000 lavoratori che possono essere stabilizzati negli Enti Locali con piante organiche ormai svuotate per la mancata assunzione degli ultimi 15 anni di nuovo personale e per la contemporanea fuoriuscita per raggiunti limiti d’età dei dipendenti.
Chiaramente questa operazione non deve prevedere una scadenza temporale che trasformerebbe gli ASU in lavoratori a tempo determinato.
Quindi l’idea della Politica di prevedere l’indennità a scadenza decennale non ha alcun senso e il Sinalp non potrà condividerla.
I circa 800/1.000 lavoratori ASU in esubero negli Enti Locali possono essere stabilizzati attraverso la RESAIS creando nuova forza lavoro in grado di gestire la cosa pubblica in maniera professionale e moderna anche attraverso corsi di riqualificazione del personale.
Questa proposta ha un impatto economico minimo che, riteniamo, la Regione Siciliana sia in grado di assorbire senza creare fratture nel bilancio Regionale.
Infine il Sinalp ha condiviso l’idea del Presidente della Commissione Lavoro On. Luca Sammartino di coinvolgere il Governo nella sua totalità per la presentazione di un Provvedimento congiunto tra tutti gli Assessori interessati ed in attesa di risultati concreti che ci faranno finalmente superare il “tempo delle chiacchiere” il Sinalp continuerà la sua battaglia su tutto il territorio regionale per il diritto al lavoro di tutti gli ASU, ed esorta tutti i lavoratori interessati a condividere le sue battaglie.
Il Segretario Sinalp Sicilia
Dr. Andrea Monteleone