CATENANUOVA. Alle 8,30 di oggi, 1 aprile 2019, i Carabinieri della Compagnia di Enna hanno in arrestato il cinquantunenne Filippo Marraro, di Catenanuova per l’omicidio dell’ex convivente Loredana Calì, di 39 anni. I militari sono intervenuti a seguito di una segnalazione telefonica giunta sul NUE – Numero Unico Emergenza – 112 nel corso della quale un uomo dichiarava di aver appena ucciso la moglie.
L’immediato intervento presso la sua abitazione, consentiva di individuare l’uomo che, ancora in stato di shock, veniva accompagnato presso la locale Stazione Carabinieri per i successivi adempimenti di natura investigativa. Contestualmente, una squadra rilievi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Enna si portava sulla scena del crimine, nei pressi di una casa di campagna di proprietà della madre della vittima, ove la donna giaceva esanime. L’ispezione cadaverica, svolta sul posto da personale medico, confermava la presenza di ferite d’arma da fuoco, attribuibili a due colpi esplosi a distanza ravvicinata. I militari dell’Arma, dopo aver raccolto le testimonianze di quanti erano in grado di riferire circa l’accaduto, ricostruivano l’esatta dinamica dei fatti che veniva altresì confermata dallo stesso Filippo Marraro.
L’uomo riferiva di essersi recato questa mattina sotto casa dell’ex convivente, attendendola e facendola salire a bordo della propria autovettura, trasportandola in seguito sul luogo in cui di lì a breve l’avrebbe fatta oggetto della sua rabbia omicida, da imputare a ragioni di natura squisitamente passionale. La donna, infatti, aveva deciso di interrompere, lo scorso mese di agosto, una relazione sentimentale durata 18 anni con il suo omicida.
Dalla relazione dei due, erano nati due figli di cui una di 16 e l’altro di 12 anni. “Le dichiarazioni autoaccusatorie rese dal reo – si legge in un comunicato stampa della Compagnia Carabinieri di Enna – consentivano agli inquirenti di individuare e sottoporre a sequestro anche l’arma del delitto, un revolver calibro 38 special, senza marca né matricola, illegalmente detenuta e abilmente occultata da Filippo Marraro in un terreno adiacente un autolavaggio di sua proprietà. All’interno della pistola, cinque proiettili due dei quali esplosi”. Tali circostanze, ricostruite nei minimi particolari dagli inquirenti, consentivano di delineare a carico dell’indagato un quadro probatorio dettagliato e inequivocabile in merito all’omicidio della donna. “Per tali ragioni, il MARRARO veniva dichiarato in stato di arresto per i reati di omicidio e detenzione e porto di arma clandestina e tradotto, all’esito delle operazioni di rito, presso la casa circondariale di Enna, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. La salma della vittima è stata trasportata presso l’Ospedale “Chiello” di Piazza Armerina in attesa dell’autopsia. GAETANO MILINO