Dopo la 100 km della Val di Noto dello scorso anno altra impresa del barrese Antonio Bellanti (presidente della società asd Barrafranca Running) questa volta tocca alla 100 km del Passatore
Ed ecco il racconto appassionato di Antonio bellanti che riportiamo nella sua interezza.
Firenze sabato 25 maggio 2019 campionato Italiano 100 km
Ed anche questa è andata (dopo la 100 km della Val di Noto) 100 km del Passatore dal sogno alla realtà, non so se definirla incoscienza o pazzia sia il termine corretto, certo che mettere il fisico e la mente in una prova così dura non è da tutti, ma la 100 del Passatore (Firenze – Faenza) è questo.
Corri, cammini con tuoi pensieri oscuri, avvolti nella tua mente che, man mano che vai avanti si srotolano, cammini e corri insieme ai tuoi amici occasionali scambi delle opinioni, una parola di conforto, alzi lo sguardo al cielo e chiedi aiuto alle persone a te più care, magari pensando “chi me lo ha fatto fare”. Ma vai avanti pensando alle tue disavventure avute esattamente un mese prima ricoverato in un letto di ospedale e ti senti miracolato sportivamente.
Corri e cammini pensi alle tua famiglia, che a malincuore ha avvallato la tua decisione, tua moglie che mostra serenità ma in cuor suo trema al solo pensiero, i figli che ti chiedono di seguirti su WhatsApp per stare più tranquilli.
Finalmente alle 15.00 in punto si parte vai piano ascoltando il tuo corpo appena fuori Firenze il primo muro per arrivare a Fiesole panorami bellissimi e due ali di folla, spettacolo allo stato puro
Corri-e cammini, vedere i messaggi dei tuoi amici che ti chiedono come và non ha prezzo, tu li rassicuri corri-cammini e vai avanti pian piano, si scende e si arriva a Borgo san Lorenzo uno spettacolo per i tuoi occhi lo speaker dice il tuo numero il pubblico ti incita e ti arriva una scarica di adrenalina (che come nei video game riempie la tua vita)
Corri e cammini ed arrivi al punto cruciale della gara la salita del Passo della Colla spettacolo allo stato puro torrenti cascate e boschi immensi inizia il freddo e qualche goccia di pioggia scambi qualche parola con i compagni di avventura, ci incitiamo, tra conterranei incontro l’amico Pippo Fanara di Ragusa ed altri di Mazara e Caltanissetta. Arrivato alla Colla faccio un pit stop mi cambio, riparto incomincia il buio accendiamo i fari e via una lunga e lenta discesa fino a Casaglia faccio man bassa di tutto il ben di dio che si trova nei ristori e via piove e fa freddo, ma tu corri e cammini con un pensiero ai tuoi che ti aspettano.
Arrivi a Marradi mandi la foto ai tuoi e arriva la risposta che non vorresti (abbiamo perso il treno) ti si fermano le gambe pensi di fermarti che il ritiro sia la cosa giusta da fare, ma la forza di volontà è tanta corri-cammini e riparti arrivi a Brisighella mancano 15 km e pensi è finita!!!! Ma ne mancano ancora 15 e credetemi sono tanti a 5 dalla fine si spegne il mio compagno di viaggio, il mio Garmin mi dice, io sono stanco mi fermo vai da solo e si da solo con i tuoi pensieri e la compagnia delle lucciole che illuminano il tuo percorso.
Finalmente Faenza cartello ultimo km, si accendono tutte le lampade che hai in corpo passa un’ amico e ti grida, dai Antonio corri si arriva sotto le 14 ore e parti tagli il traguardo (si son fatte le 5 del mattino) con il sorriso in volto consapevole dell’impresa che hai fatto e pronto per un’altra sfida, questo è il Passatore più che una gara un cammino.
Mi mettono la medaglia al collo e dopo due secondi squilla il telefono, la tua famiglia ha corso con te, non ha chiuso occhio e questo ti rende orgoglioso, non sei un eroe ma una persona qualunque che si è messa in gioco.
Un grazie và alla mia famiglia che mi ha supportato, a mia moglie che mi ha visto soffrire nei giorni precedenti la gara e ha capito che non doveva fermarmi, inoltre ringrazio i miei amici e compagni di squadra che mi sono stati molto vicini.
Parlavo del Passatore prima e continuo a parlare del Passatore adesso perchè dopo una settimana sento ancora addosso tutto il peso della corsa.
Antonio Bellanti