BARRAFRANCA. È il progetto PON sviluppato da alunni e docenti dell’istituto comprensivo “San Giovanni Bosco”. Il titolo completo è “Quattro passi … nella storia” 2. Le origini di Barrafranca, i luoghi storici della vita pubblica, politica e religiosa barrese. I docenti impegnati nella realizzazione sono la professoressa Concettina Ciulla (Tutor) e l’insegnante Angelo Faraci nella qualità di esperto. Ventidue i corsisti. i loro nomi: Valerio Accardi, Gabriele Aiello, Giuseppe Baglio, Ignazio Barbagallo, Samuele Bonincontro, Sofia Ciulla, Damiana Costa, Calogero Faraci, Chiara Faraci, Matteo Faraci, Lo Maglio Melania, Malacasa Matilde, Maresca Beatrice, Maresca Margherita, Marotta Angelo, Marotta Marika, Mazza Vittoria, Mingoia Alessandro, Randazzo Nicolò, Randazzo Simone, Tambè Valerio. Effettuato dal 27 giugno al 5 luglio, si concluderà all’inizio di settembre. Nel corso degli incontri sono state effettuate le seguenti visite e incontri con enti esterni: 1 luglio: Visita alla Cripta della Chiesa di San Francesco (Convento). Visita del Palazzo Comunale (ex Convento) e incontro con il sindaco Fabio Accardi. 4 luglio: Visita al Museo Bellico guidata dal Brigadiere D’Auria. Visita della Piazza fratelli Messina, dei suoi Palazzi e delle sue Chiese. Visita guidata della Chiesa Maria Santissima della Stella e della Cripta – racconto della leggenda del Santo Pittore. 5 luglio: SI VA ALLE ORIGINI – visita della Chiesa Madre di Pietraperzia dove si trova la tomba di Matteo III Barresi, fondatore di Barrafranca e Visita del Castello, organizzata dall’insegnante e giornalista Gaetano Milino. A Pietraperzia, alunni e docenti sono stati ricevuti dalla guida Nadia Di Gloria. lei ha spiegato, in maniera magistrale, il castello Barresio e fatto visitare loro i vari ambienti dello stesso maniero. Notevole interesse manifestato dai visitatori. Alunni e docenti hanno apposto poi le loro firme nel registro dei visitatori. Poi ci si è spostati tutti nella vicina matrice. Ad accogliere piccoli e grandi è stato il parroco don Osvaldo Brugnone. Anche lì, a fare da guida, Nadia Di Gloria. Tra i “monumenti” visitati, una pala di Filippo Paladini e il sarcofago di Dorotea Barresi custoditi, entrambi, alla matrice. A conclusione del pomeriggio a Pietraperzia, visita alla “Cateva”, l’antica cripta della matrice. Alla “Cateva” fa bella mostra di sé un crocifisso di epoca bizantina. Questo il progetto nella sua totalità: COMPETENZE CHIAVE DA SVILUPPARE: competenze sociali e civiche; consapevolezza ed espressione culturale; competenze digitali. OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI: Sviluppare la curiosità, l’interesse, la conoscenza del territorio circostante, del suo patrimonio storico e dei suoi beni culturali; Sviluppare la capacità di comunicare le proprie conoscenze ed esperienze in modo consapevole, valorizzando il rapporto tra studenti più maturi e più giovani; Saper raccogliere informazioni sulla storia e sugli usi del territorio da fonti diverse saper organizzare le informazioni e trattarle con mezzi diversi produrre materiali illustrativi del lavoro di ricerca svolto; Saper comunicare le conoscenze e le esperienze acquisite; Saper guidare autonomamente un gruppo a visitare un luogo storico noto; Pensare la storia locale come un vero e proprio laboratorio di osservazione, analisi, interpretazione e riflessione. OBIETTIVI TRASVERSALI: Educare alla tutela del proprio patrimonio culturale, artistico e paesaggistico; Comprendere il valore del bene comune; Valorizzare a pieno la dimensione di bene comune e il potenziale che può generare per lo sviluppo culturale, civico e umano del nostro paese; Prendere coscienza dei problemi presenti nella realtà quotidiana e della necessità di sentirsi coinvolti nella loro risoluzione. Valorizzare il proprio territorio per imparare a rispettarlo, proteggerlo, conservarlo favorendone la conoscenza nella scuola ed anche al di fuori di essa; Essere attori consapevoli del proprio territorio. METODOLOGIA: Saranno realizzate specifiche attività per gli alunni in modo in luoghi diversi dai normali contesti formativi frontali tali da essere vissuti, sperimentati, attuati e condivisi. Verranno utilizzati linguaggi artistici e multimediali, strumenti tecnologici quali macchina fotografica, computer e si farà ricorso al laboratorio multimediale per la realizzazione di video. Sarà privilegiato un approccio di tipo ludico e comunicativo che stimolerà gli studenti a migliorare la competenza linguistica. Si effettueranno ricerche e si raccoglieranno testimonianze sul patrimonio immateriale del nostro paese. RISULTATI ATTESI: Favorire l’apertura della scuola verso l’esterno; Contribuire alla valorizzazione del proprio territorio , al recupero e alla conservazione della memoria collettiva con una serie di attività; Migliorare le competenze di cittadinanza attiva; La restituzione, verso la scuola e il territorio, delle conoscenze sviluppate e dei risultati dei percorsi in sinergia con la comunità e l’amministrazione locale. CARATTERE INNOVATIVO DEL PROGETTO: Il progetto sarà una scommessa per una crescita consapevole, responsabile, la tutela del bene comune e la valorizzazione delle risorse umane del nostro I. C. nell’ottica del volontariato. Le ricadute del progetto sul territorio di riferimento saranno costituite: dalla diffusione nella comunità locale della cultura di tutela, difesa e valorizzazione dei beni culturali, artistici ed ambientali; dall’implementazione di “best practices” nella gestione dei beni culturali, dalla creazione di percorsi stabili per la fruizione dei beni culturali, artistici e naturalistici. Pertanto, si cercherà di promuovere un cambiamento culturale, affinché nel nostro paese il desiderio dei giovani di prendersi cura dei “beni comuni” diventi sempre più radicato e diffuso. GAETANO MILINO
ENNA. GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE IL CONVEGNO “LA MENTE TRA LE NUVOLE”,
Organizzazione a cura dell’istituto Superiore per le Scienza