BARRAFRANCA. Addizionale Irpef e aliquote retroattive Imu e Tasi

BARRAFRANCA. Addizionale Irpef e aliquote retroattive Imu e Tasi

- in Barrafranca

 BARRAFRANCA. Le due questioni, alquanto spinose, sono state affrontate in una conferenza al Palagiovani di viale Signore Ritrovato. Al tavolo della presidenza la consigliera comunale  Clorinda Perri e l’avvocatessa Ilaria Di Simone. Allo stesso tavolo Pippo Bruno – presidente provinciale di Assoconsumatori – e Alfonso Catalano, dottore commercialista. I lavori presieduti da Clorinda Perri. Videomaker Emilio Catalano. Sala molto affollata di pubblico e conferenza molto partecipata. Il problema riguardava le aliquote retroattive Imu e Tasi 2014 e 2015 e l’istituzione, retroattivamente, dell’addizionale Irpef riguardante sempre gli stessi anni 2014 e 2015. In questi giorni stanno arrivando, ai contribuenti barresi, avvisi di pagamento integrativi per aliquote Imu e Tasi relativi agli anni 2014 e 2015. Ad apertura dei lavori, Clorinda Perri ha fatto la cronistoria di tale problema. Lei ha spiegato gli strumenti finanziari del Comune di Barrafranca e come si è arrivati alla approvazione di tali aliquote. “A ottobre 2016 – ha detto Clorinda Perri – l’amministrazione del sindaco Fabio Accardi ha proposto il bilancio stabilmente riequilibrato approvato dal consiglio comunale all’unanimità dei presenti. A dicembre dello stesso anno sono arrivate, dal ministero, delle prescrizioni su tale strumento finanziario. Le aliquote retroattive 2014 e 2015 e l’addizionale Irpef sono state approvate dal commissario straordinario che si era nel frattempo sostituito al consiglio comunale che non le aveva approvate. Clorinda Perri conclude:  “Lo scopo di questo incontro è quello di rendere edotta la cittadinanza per far si che essa possa scegliere liberamente il percorso da intraprendere”.  Pippo Bruno ha parlato dei debiti di Ato rifiuti che ammontano a 200 milioni di euro. “Il dissesto – ha continuato Bruno –  parte dal 2014. In tutti questi anni si è disamministrato. Ci sono, tuttavia, gli elementi perché su tali aliquote i cittadini possano fare ricorso. Non si può deliberare, in materia di tassazione, oggi per allora”. E ha concluso: “Noi, da cittadini, abbiamo la visione sociale nel fare le cose secondo la legge”. Ilaria Di Simone: “Non si possono mandare delle richieste di rettifiche per gli anni passati. I Comuni in dissesto – ha continuato la Di Simone – non possono chiedere la variazione dei tributi per gli anni precedenti. I Comuni in dissesto debbono rispettare delle scadenze. Gli atti di accertamento – ha concluso Ilaria Di Simone – ledono il cittadino e gli interessati possono fare ricorso, entro 60 giorni dalla notifica, alla commissione tributaria provinciale”. Sulla stessa lunghezza d’onda Alfonso Catalano: “A Barrafranca si sono registrate, nel passato,  diverse inadempienze. Il conflitto tra funzionari e politica ha generato dei ritardi secondo la relazione dell’Università Ca’ Foscari di Venezia”. “Se l’Ente Locale, tuttavia, non ha le risorse, il Comune prolunga il dissesto finanziario fino a quando le risorse saranno disponibili” “I bilanci riequilibrati degli anni passati – ha concluso Alfonso  Catalano – non sono corretti perché non si può andare all’indietro ma si va verso avanti”.  GAETANO MILINO

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