Barrafranca. Il consigliere Kevin Cumia primo firmatario ed il consigliere Salvatore Cumia, nella seduta del civico consesso del 15 ottobre 2019, hanno presentato una interrogazione circa la vicenda della Enel Sole s.r.l. di cui sembra ancora lontana e difficile la conclusione..La convenzione avente ad oggetto: “Adesione al pacchetto del servizio So.le. denominata “PREMIUM” proposto dalla So.le S.p.a. Gruppo ENEL Campagna promozionale “Diamo luce alle tue idee” , deliberata dalla Giunta Municipale il 18/12/2001, affidava per 25 anni il servizio di pubblica illuminazione ed ha contribuito a determinare il dissesto del nostro comune. Ricordiamo che il costo della pubblica illuminazione attualmente pesa per 850.000,00 sul bilancio comunale. La giunta Accardi ha poi dichiarato nullo il contratto perchè lo stesso era stato stipulato senza la necessaria copertura finanziaria. La Enel Sole, dal canto suo proponeva una propria soluzione(approndimento).
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Ecco l’interrogazione nella sua versione integrale
INTERROGAZIONE
I sottoscritti Consiglieri Comunali
Premesso che:
-Corre voce che il Sindaco in tempi recenti sia stato citato in un procedimento civile innanzi al Tribunale di Enna, ove è anche parte il Comune di Barrafranca, per la condanna al pagamento della somme vantate da Enel Sole s.r.l. per il servizio di illuminazione pubblica espletato negli anni 2014, 2015 e 2016, che quest’ultima ha ceduto alla Banca Farmafactoring s.p.a.;
– a quanto pare, in detta controversia il Sindaco è stato chiamato a rispondere del pagamento del servizio di illuminazione pubblica reso illegittimamente anche nel periodo relativo al suo mandato e che, qualora detta notizia sia vera, si troverebbe in una posizione antagonista rispetto a quella del Comune di Barrafranca interessi.
Considerato che:
– ogni amministratore pubblico ha l’obbligo di comunicare ed informare l’ente di appartenenza in ordine a fatti e circostanze da cui possano derivare sopravvenute cause di incompatibilità ed eventuali conflitti di interessi, tali da compromettere i principi di imparzialità e di buona amministrazione dell’azione amministrativa, esigenza di chiarezza e di trasparenza che, in ipotesi di cariche elettive, è doverosa anche nei confronti di propri amministrati;
– ai sensi dell’art. 10, n. 4, della L.R. 24/06/1986, n. 31, non può essere ricoperta la carica di Sindaco “da colui che ha lite pendente, in quanto parte in un procedimento civile od amministrativo, rispettivamente, con la Provincia o il Comune..”, previsione normativa questa che è finalizzata a garantire che l’esercizio del mandato elettorale sia corretto e non impedito da pericolose interferenze di finalità individuali con esigenze di pubblico interesse.
Quanto alla locuzione “parte in un procedimento”, si evidenzia che la giurisprudenza è pacifica nell’affermare che detta espressione va intesa in senso tecnico, “per cui la pendenza di una lite va accertata con riferimento alla qualità di parte in senso processuale, quindi, agli effetti della sussistenza della causa di incompatibilità della lite pendente con il comune non sono sindacabili i motivi del giudizio pendente, dovendo unicamente rilevarsi il dato formale ed obiettivo di tale pendenza, che esaurisce ‘ex se’ il presupposto dell’incompatibilità(fra le tante, si veda Cass. Civ., sez. I, 16/01/1991, n. 1666);
– in ipotesi di veridicità della notizia di cui in premessa, nel caso del Sindaco di Barrafranca, è configurabile la causa di incompatibilità di cui all’art. 10, n. 4, della L.R. n. 31/1986, il cui fondamento è “da ricercare nella concreta contrapposizione di parti, che ‘possa orientare le scelte dell’eletto in pregiudizio dell’ente amministrato, o comunque possa ingenerare all’esterno sospetti al riguardo” (Cass. Civ., Sez. I, 28/07/2001, n. 10335), con conseguente obbligo del segretario generale di trasmettere gli atti all’Assessorato regionale delle Autonomie Locali e della Funzione pubblica perché adotti i provvedimenti consequenziali.
Per quanto sopra premesso e considerato, i sottoscritti Consiglieri Comunali
INTERROGANO
il sig. Sindaco:
1) per sapere se risponde al vero che ella è parte processuale in un procedimento civile tra Banca Farmafactoring s.p.a., il Comune di Barrafranca ed altri soggetti, in atto pendente presso il Tribunale di Enna, specificando, in caso positivo, l’oggetto della pretesa giudiziaria ed il numero di ruolo del suddetto procedimento civile;
2) per sapere e conoscere se, in caso di positivo, intende rimuovere tale causa di incompatibilità nelle forme di legge.
Si chiede che alla presente venga data risposta scritta ed orale, riservandosi, all’esito della risposta del Sindaco, di chiederne la trasformazione in mozione. Attesa l’importanza della stessa, si chiede che la presente interrogazione sia inserita all’ordine del giorno della prima seduta consiliare utile.
Barrafranca, 03.10.2019
Gli interroganti
Kevin Cumia (primo firmatario)
Salvatore Cumia