PIETRAPERZIA. La cerimonia si è svolta davanti alla tomba dell’eroico carabiniere pietrino – Medaglia di Argento al Valore Militare – morto a Monopoli, in provincia di Bari, il primo luglio 1963 in un conflitto a fuoco con dei malviventi. La messa celebrata da don Giovanni Bongiovanni, parroco di Santa Maria di Gesù e rettore del santuario Madonna della Cava. Erano presenti la sorella Giuseppina Farulla ed i nipoti Alberto, Mariella e Giusy Emma. Presenti anche il sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua in fascia tricolore, il comandante Polizia Municipale di Pietraperzia Maggiore Giovanna Di Gregorio oltre al colonnello Saverio Lombardi e al capitano Emanuele Grio, rispettivamente comandanti del Comando Provinciale Carabinieri di Enna e della Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina ed il maresciallo maggiore Giuseppe Geraci, comandante la stazione carabinieri di Pietraperzia. Ai lati della tomba, a fare il picchetto d’onore e in alta uniforme, il maresciallo ordinario Federico Rescio – vicecomandante la stazione carabinieri di Pietraperzia – e l’appuntato scelto Salvatore Farina. Sulla tomba di Gaspare Farulla deposta una corona offerta dal Comune di Pietraperzia. Ad inizio delle celebrazioni. si è svolta una cerimonia militare con il brigadiere capo Francesco Milazzo che ha dato lettura della motivazione del conferimento, a Gaspare Farulla, della Medaglia di Argento al Valore Militare. Poi la deposizione della corona sulle note della “Canzone del Piave” e l’onore ai caduti con “Il Silenzio Fuori Ordinanza”. Il sindaco Antonio Bevilacqua ha fatto visitare ai militari dell’Arma presenti e ai familiari di Gaspare Farulla la tomba dei combattenti e reduci di guerra. Omaggio alla tomba di Gaspare Farulla da parte della sorella Giuseppina e dal colonnello dei carabinieri Saverio Lombardi. Durante la messa, le due letture lette da Mariella e Giusy Emma, nipoti di Gaspare Farulla. Padre Bongiovanni all’omelia ha detto: “Dobbiamo esprimere la nostra riconoscenza nei confronti di chi è al servizio di tutti noi”. “Aiuto, condivisione – ha continuato Padre Giovanni Bongiovanni – ed afflato, valori che siano mezzi di elevazione della nostra società. L’egoismo è assolutamente deleterio”. “Riconosciamo Nostro Signore nei bisognosi che, oggi, si sono moltiplicati notevolmente. Il nostro prossimo va aiutato, sollevato e redento”. E ha concluso: “Guardiamo alle nostre giornate e facciamo l’esame di coscienza con l’aiuto del Signore che non ci mancherà”. A conclusione delle celebrazioni il maresciallo Giuseppe Geraci ha letto la preghiera “Virgo Fidelis”, alla Madonna patrona dell’Arma dei carabinieri. GAETANO MILINO
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