Giorni intensi e festivi, in occasione della Santa Patrona di Catania. Terza festa mondiale che coinvolge grandi e piccini. Agata amata da tutti e prega per noi lassù… Sono tante le manifestazioni che hanno avuto inizio dall’8 Gennaio per poi concludersi il 12 febbraio al rientro in Cattedrale. Quest’anno la festa di S’agata ha avuto un riscontro notevole e sociale, tante raccolte di doni e beneficenza il cui ricavato sarà devoluto alle giovani donne malate al seno, infatti si ricorda il martirio di Sant’Agata, il taglio delle mammelle prese con le pinze. Solenne ed emozionante giorno 5 Febbraio: “Agata tra la folla”, si assiste ad un momento di preghiere, lacrime e canti dei devoti. Le lunghe attese e ore con la Patrona rendono la città di Catania uno spettacolo, il cui cordone bianco e attaccamento alla Santa, sia di grande auspicio per le famiglie disagiate e ammalate. Catania e i tanti visitatori si inchinano ad AGATA, folgorati dalla bellezza e dallo stupore, per come sono state organizzate con impegno e devozione i programmi.Durante il percorso interno da via Etnea,via Caronda,i fuochi d’artificio in Piazza Cavour (Borgo), la salita di via San Giuliano e il canto delle suore di clausura,con omaggio floreale alla Santa, rappresentano un momento suggestivo e coinvolgente. Semu tutti devoti tutti ? Cittadini Cittadini viva S’agata con bianchi fazzoletti che salutano la Patrona.Dai balconi e dalle piazze, scorgono come un fiume in piena ,i devoti vestiti di bianco, che rievocano la purezza di Agata.
«Tu che splendi in Paradiso, coronata di vittoria, Oh Sant’Agata la gloria, per noi prega, prega di lassù» |
(Canto a Sant’Agata) |
La tradizione delle festività Agatine prevede: la sfilata delle Candelore, la raccolta della cera, le olivette verdi e le minne di S Agata, ovvero la cassatella, il valore simbolico dell’atto del martirio subito dalla santa catanese alla quale fu amputata una mammella.Il velo di Sant’Agata è una reliquia conservata nella Cattedrale di Catania in uno scrigno d’argento insieme ad altre reliquie della giovane. Secondo una leggenda è un velo usato da una donna per coprire la Santa durante il martirio con i carboni ardenti. Nei fatti il cosiddetto “velo” di colore rosso faceva parte del vestimento con cui Agata si presentò al giudizio, essendo questo, indossato su una tunica bianca, l’abito delle diaconesse consacrate a Dio. Secondo un’altra leggenda il velo era bianco e diventò rosso al contatto col fuoco della brace.Nel corso dei secoli, venne più volte portato in processione come estremo rimedio per fermare la lava dell’Etna.
Agata da sempre innamorata di Dio,una vera e propria testimonianza di un donna che combattuto contro i poteri forti.
Sant’Agata è la patrona per:
- Tutti i martiri, donne vittime di violenza sessuale, vittime di tortura, gli uomini di legge non sposati
- Donne con il tumore al seno, badanti
- Contro il fuoco, terremoti, disastri naturali, eruzioni vulcaniche, le eruzioni del vulcano Etna
- Gioiellieri, panettieri e fonditori di campane.
- Spagna, Sicilia, Malta, San Marino. Giadone Angelica Ausilia