PIAZZA ARMERINA.  Lettera del vescovo della diocesi armerina “Al Popolo Santo di Dio”.

PIAZZA ARMERINA.  Lettera del vescovo della diocesi armerina “Al Popolo Santo di Dio”.

- in Diocesi Piazza Armerina

  PIAZZA ARMERINA. Monsignor Rosario Gisana detta delle norme da osservare a seguito del problema Coronavirus. Il documento viene letto dai celebranti durante le messe. “Carissimo – scrive monsignor Gisana – il diffondersi del virus COVID-19, mi induce a disporre, dopo avere ascoltato i vicari foranei, che, fino al 3 aprile, tenendo conto delle determinazioni assunte dal Governo, dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalla Conferenza Episcopale Siciliana, siano osservate le seguenti norme: È possibile celebrare l’Eucaristia, sia feriale che festiva, come pure i momenti di preghiera che riguardano il tempo forte di Quaresima, evitando gli assembramenti e il raduno di folle. Ciò vale fino ad eventuali nuove disposizioni”. “Chiedo ai parroci e a quanti sono impegnati nella vita pastorale – scrive ancora il vescovo della diocesi di Piazza Armerina – di moderare con discrezione le attività ordinarie, considerato in dettaglio quanto è stato emesso dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020, in particolare dell’articolo 1, 1.b e dell’articolo 2, 1.b. Si sospendono tutte le manifestazioni religiose (processioni, altari di San Giuseppe) ove c’è concorso di popolo. In accordo con il parroco, possono essere differite a data da destinarsi, salvo disposizioni contrarie”. Il vescovo monsignor Rosario Gisana scrive ancora: “Le chiese rimangono aperte per favorire la preghiera personale. per le celebrazioni delle esequie è necessario essere prudenti, evitando le condoglianze dentro la chiesa”. Il vescovo monsignor Gisana chiede “ai parroci e ai ministri straordinari della comunione di limitare le visite agli ammalati e agli anziani, tenendo sempre conto delle opportune misure igienico-sanitarie”. Con l’emanazione dello stesso comunicato “si interrompono le attività di catechesi, riunioni di gruppi, movimenti, associazioni, oltre agli incontri diocesani di vicariato  e parrocchiali, qualora comportassero un rilevante numero di persone”. “Ribadisco – aggiunge monsignor Gisana – quanto è stato in precedenza disposto, ovvero la sospensione dello scambio di ace con la stretta di mano, l’Eucaristica distribuita sulla mano, l’acqua lustrale rimossa dalle acquasantiere”. E conclude: “Nell’esprimere la mia vicinanza a coloro che, purtroppo, sono stati compiti da questo virus, invoco la benedizione del Signore sui loro familiari, gli operatori sanitari, i responsabili della pubblica amministrazione e su quanti si stanno adoperando per trovare soluzioni adeguate”. GAETANO MILINO

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