Troina 24 marzo 2020 – “Ho letto con immensa tristezza e viva preoccupazione l’emergenza sanitaria che sta coinvolgendo l’intera struttura sanitaria IRCCS Oasi Maria SS. di Troina. Vorrei essere lì con voi per condividere direttamente la vostra situazione”. Inizia così la missiva del Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, che ha così risposto alle due lettere inviate dal presidente dell’Istituto Oasi Maria SS. di Troina, don Silvio Rotondo, il 20 e il 22 marzo scorso, e nel quale esprimeva la sua apprensione per la vicenda. “E’ un momento difficilissimo – continua Sua Eminenza nella lettera -, un momento di prova e di debolezza, che sta colpendo tutti nelle fondamenta dell’anima. E’ un tempo in cui stiamo sperimentando la nostra fragilità, la nostra vulnerabilità. Ma è anche il tempo della fede, dell’amore, della bontà, del coraggio, della pazienza e della sopportazione cristiana! Sono ben cosciente che l’attività del Centro rivolta ai nostri fratelli e sorelle disabili rende ancora più complessa e ardua l’opera del personale, qualsiasi ruolo esso ricopra e qualsiasi funzione esso svolga, perché si trova a lavorare in una condizione di enorme stress sia psicologico che fisico, in aumento; come pure ho ben presenti i timori delle famiglie ricoverate all’Oasi con i loro figli. Ma sono pure consapevole dello spirito di dovere, di dedizione, di abnegazione, di solidarietà e di sacrificio, che vi anima e con cui, a Troina come in tutto il Paese, restate al vostro posto, effettuando turni massacranti e correndo il rischio concreto del contagio. Grazie, grazie davvero! il Signore non ci abbandona!”. Nella missiva il Cardinale Parolin scrive che sulla vicenda Oasi ha informato personalmente il Santo Padre, il quale manda una speciale Benedizione apostolica. Oltre alla lettera il Segretario di Stato ha fatto dono all’Istituto Oasi di 500 mascherine a 4 strati. Anche il vescovo della Diocesi di Nicosia ha fatto pervenire una sua missiva di solidarietà e vicinanza all’Istituto accompagnata da una donazione di diecimila euro destinati all’acquisto degli strumenti necessari a fronteggiare l’emergenza da coronavirus. “Vorrei esprimere prima di tutto il mio affetto ai ragazzi e alle loro famiglie che seguono con trepidazione l’evolversi della situazione – scrive il vescovo -. Vorrei dire ad ognuno di loro e alle loro famiglie di essere forti e coraggiosi e che non mancherà loro l’affetto e il servizio amoroso. L’amore è la cura più bella e più decisiva di ogni malattia. Vorrei dire la mia immensa gratitudine a tutto il personale – dirigenti, medici e professionisti che a vario titolo lavorano all’Oasi, infermieri e personale sanitario tutto, ausiliari e amministrativi per il senso del dovere che stanno manifestando con impegno, sacrificio e dedizione totale. Questo si chiama eroismo e anche incarnazione piena del Vangelo. Vi ho visti tante volte nel passato servire con grande amore coloro che passavano per la vostra struttura, ma adesso lo state vivendo ancora di più. Alle Volontarie, custodi del carisma del Fondatore – continua – e testimoni in tutta la loro vita dell’amore di Dio Padre per i più deboli, desidero rinnovare la mia profonda stima e la mia vicinanza.
A tutti i troinesi e ai loro amministratori vorrei dire di essere coraggiosi e forti. Dio è dalla nostra parte e combatte con noi e per noi. Proviamo a fare squadra attorno all’Oasi e un vostro-nostro gioiello da custodire e amare. Grazie ancora a padre Silvio per come ti stai dando totalmente per il bene di quest’Opera, affidandoti totalmente nelle mani del Signore. A nome della nostra Chiesa di Nicosia – conclude il Vescovo – metto a disposizione diecimila euro per comprare alcuni strumenti necessari per questa situazione di emergenza. Poca cosa, piccole gocce nell’oceano, ma sappiamo bene e Madre Teresa ce lo ricorda, l’oceano è fatto da tante piccole gocce. Invito tutti a contribuire con generosità a contribuire al bene dell’Oasi”.
Don Silvio Rotondo ha ringraziato il Vescovo e tutta la Chiesa di Nicosia per la loro generosità e anche il Segretario di Stato, sua Eminenza cardinale Pietro Parolin, per aver donato 500 mascherine che certamente consentiranno di affrontare alcuni giorni di emergenza. Ma il dono più bello – ha detto Don Silvio Rotondo – è il fatto che il Cardinale Parolin ha parlato di noi al Santo Padre il quale ci ha dato la sua Benedizione”. SALVO CALACIURA