Benedizione eucaristica “Urbi et Orbi” con la proclamazione dell’indulgenza plenaria

Benedizione eucaristica “Urbi et Orbi” con la proclamazione dell’indulgenza plenaria

Urbi et Orbi è una locuzione latina che significa “Alla città (di Roma) e al mondo” (letteralmente: all’Urbe e all’Orbe).

In piena emergenza mondiale a causa del Covid 19 Papa Francesco ha presieduto un momento di prodigiosa preghiera sul sagrato della Basilica di San Pietro, con la piazza vuota, per invocare la fine della pandemia da coronavirus. Immagini che rimarranno nella storia. Un Papa affannato,commosso e solo, che legge l’omelia durante un venerdì pomeridiano con pioggia e spiritualità. Milioni dinnanzi ai telefoni e televisioni ad ascoltare e pregare nelle proprie case,visto le ordinanze del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. La benedizione apostolica Urbi et Orbi è la prima benedizione pubblica di un Papa subito dopo l’elezione. Viene inoltre impartita dal Pontefice nei giorni di Natale e Pasqua. Nei pressi del cancello centrale della Basilica Vaticana sono stati collocati l’immagine della Salus Populi Romani e il Crocifisso di San Marcello. Gli occhi puntati sul Crocifisso Miracoloso,brividi nel veder dal costato sangue raffigurato e acqua della pioggia scorrere come le tante lacrime per le vittime coinvolte e che versiamo in questi giorni di buio, paura e sconforto come se “Siamo perduti” dice il Papa, dal Vangelo secondo Marco 4:35-41.

Apri i nostri cuori alla speranza… un messaggio di misericordia e perdono a Dio,colui che ama infinitamente noi.

Riporto alcuni versi letti da Papa Francesco “Venuta la sera…così inizia il Vangelo, Vite tenebre si sono addossate sulle nostre piazze, strade e città. Silenzio assordante che paralizza ogni cosa di un vuoto desolante al suo possesso…” Lo dicono gli sguardi…! Siamo tutti nella stessa barca a remare insieme e su questa barca ci siamo ….Tutti.Possiamo andare solo avanti insieme…”Capiamo l’atteggiamento di Gesu’ nonostante il trambusto dorme sereno fiducioso nel Padre.” Perché avete paura ? Non avete ancora fede ? Non ti importa di me ? Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, il tuo Mondo che ami più di noi è divenuto un pianeta gravemente malato e noi abbiamo proseguito di rimanere convinti sani in un mondo turbato per mancanza di equilibrio e amor per il creato.Il cardinale Angelo Comastri, Arciprete della Basilica di San Pietro, pronuncia la formula per la proclamazione dell’indulgenza.

E’ un periodo di grande riflessione e pentimento ai peccati commessi. Papa Francesco concede l’indulgenza plenaria ai malati di coronavirus, agli operatori sanitari, ai familiari e a quanti, con modalità differenti, si prendono cura di chi sta male. In particolare, è concessa ai fedeli sottoposti a regime di quarantena per disposizione dell’autorità sanitaria negli ospedali o nelle proprie abitazioni se, con l’animo distaccato da qualsiasi peccato, si sono uniti “spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione alla celebrazione della Santa Messa o della Divina Liturgia, alla recita del Santo Rosario o dell’Inno Akàthistos alla Madre di Dio, alla pia pratica della Via Crucis o dell’Ufficio della Paràklisis alla Madre di Dio oppure ad altre preghiere delle rispettive tradizioni orientali, ad altre forme di devozione”, o se almeno recitano “il Credo, il Padre Nostro e una pia invocazione alla Beata Vergine Maria, offrendo questa prova in spirito di fede in Dio e di carità verso i fratelli, con la volontà di adempiere le solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), non appena sarà loro possibile”.

Siamo protagonisti della passione morte e resurrezione di Gesù Cristo… Il Coronavirus ha preso piede in tutto il mondo creando scompigli emotivi socio- economici e sanitari. Possiamo cogliere gli aspetti positivi di questa emergenza globale ovvero il ritrovo dei valori, della famiglia e della comunità. Solo così possiamo auspicare che tale insegnamento ci porti a condurre una vita migliore di quella precedente. Viviamo la quarantena in preghiera e siamo riconoscenti a Dio colui che ci guida alla Via, Verità e Vita. Quando il Papa predicava la voce del silenzio rimembrava e rievocava le coscienze. Anime bisognose di luce ,una luce è stata intravista e soffermata da stupore e contemplazione alla Vergine Maria apparsa in una nuvola in cielo su Roma. Colei che invita a noi tutti alla conversione. Per la Benedizione attimi di commozione dal suono delle campane e delle sirene.

Giadone Angelica Ausilia

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