ROMA. “Finalmente, incaricati esperti a gestire l’emergenza sanitaria in provincia di Enna. Sono trascorse diverse settimane da quando ho formalizzato la richiesta di un commissariamento dell’Asp di Enna e, adesso, apprendo con favore la nomina da parte dell’assessore regionale alla Salute di un Gruppo di Lavoro e di una Commissione d’inchiesta che si occuperanno, rispettivamente, di prospettare alla governance dell’Asp di Enna adeguate soluzioni (cliniche, gestionali e organizzative) di supporto e di affiancamento e per verificare, come riporta la nota dell’Asp, i fatti sin qui verificatisi nel territorio. Apprendo, anche, delle dimissioni avanzate dal direttore generale dell’Asp di Enna Francesco Iudica, contestuali alla notizia della nomina da parte della Regione degli esperti. Rispettando la sua decisione, voglio comunque aggiungere che questo è il momento in cui tutti siamo chiamati a lavorare con determinazione nell’unico obiettivo comune: preservare e garantire i cittadini della nostra provincia. Ci troviamo di fronte ad una delle crisi più difficili per il nostro Paese dalla seconda guerra mondiale e sono certo che serva il massimo impegno da parte di tutti. Nelle ultime settimane, ho riportato puntualmente alle Istituzioni preposte, incluse ASP, amministrazione regionale e Ministero della Salute, le numerose criticità segnalate da più parti, arrivando a presentare anche un’interrogazione parlamentare alla Camera attraverso la quale informavo il Ministro e chiedevo soluzioni urgenti, incluso appunto il commissariamento dell’Asp, di concerto con la Regione. Mi auguro adesso che, qualora dovessero essere riscontrati e accertati nodi critici riscontrati nella gestione dell’emergenza, vengano risolti con urgenza. A tele proposito, rinnovo la mia massima collaborazione, a tutela e a salvaguardia della salute dei cittadini, in assoluto il bene più prezioso”. Così il deputato del Movimento 5 Stelle Andrea Giarrizzo. GAETANO MILINO
PIETRAPERZIA. Rinviata a data da destinarsi l’esibizione della Fanfaradei Carabinieri.
Il rinvio “per motivi organizzativi dell’Arma dei Carabinieri”