BARRAFRANCA. In origine le strisce blu erano state concepite per funzionare con il “grattino”, la cartella che si acquistava in vari esercizi commerciali e si grattava per indicare giorno ed ora della sosta. Il primo quarto d’ora era gratis. Con l’arrivo del lockdown e il congelamento del traffico, anche le strisce blu erano state “congelate”. Con il ritorno alla normalità, al Comune si è pensato di rimetterle in funzione con l’esposizione del disco orario. La comandante di Polizia Municipale Capitano Maria Costa, nella sua ordinanza numero 18 dello scorso 28 luglio, “Ordina la revoca delle precedenti ordinanze che regolamentavano la sosta delle zone blu ; L’istituzione dei parcheggi a tempo mediante il controllo della sosta “disco orario”per la durata di un ora nel Corso Garibaldi, Via Vittorio Emanuele, Via Umberto I e Via Roma, sostituendo le zone blu con sosta a tempo”. con la stessa ordinanza si stabilisce pure “La revoca di ogni tipo di pass rilasciato precedentemente ai residenti per la sosta a pagamento zona blu”. La comandante di Polizia Municipale, Capitano Maria Costa, spiega la situazione. “A Barrafranca – dice Maria Costa – avevamo la sosta, in due settori, con il disco orario ed era una fase sperimentale che era andata benissimo”. “Poi, nella fase di Covid e di lockdown, ci siamo fermati. Il sindaco mi ha dato un altro indirizzo verbale di sospendere il controllo”. “Dopo la prima fase – continua la comandante Pm Maria Costa – abbiamo lasciato così senza controllare la zona blu. Ora abbiamo ripreso i controlli. Però, considerato che era una fase sperimentale, abbiamo pensato di portare le tariffe in consiglio comunale per l’approvazione delle stesse e, nel frattempo, temporeggiare ancora un po’ e trasformare le zone blu in zone disco orario. In tal modo le strisce blu si possono controllare ugualmente, abbiamo un poco di ordine per le strade e, nel frattempo, provvederemo a fare approvare la tariffa”. GAETANO MILINO
PIETRAPERZIA. Rinviata a data da destinarsi l’esibizione della Fanfaradei Carabinieri.
Il rinvio “per motivi organizzativi dell’Arma dei Carabinieri”