PIETRAPERZIA. Sono state avviate intense ricerche. Un’altra notizia arriva dalla prefettura di Enna. Durante il vertice della mattinata del 31 agosto 2020 si è concordato che I ragazzi positivi al coronavirus saranno trasferiti in un altro centro. Da registrare che nel centro di via Barone Tortorici si è registrato un mini focolaio con nove positivi al Covid 19 tra ospiti e mediatori culturali. Alla riunione di stamattina 31 agosto 2020 – tenuta alla prefettura di Enna – hanno partecipato il prefetto Matilde Pirrera, i responsabili Asp 4 di Enna, oltre che il sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua, le forze di polizia e il gestore della struttura casa canonica dove sono ospitati gli immigrati. Il sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua con un post su facebook comune di Pietraperzia comunica le decisioni concordate durante il vertice della prefettura di Enna. Queste sono state le decisioni concordate: i ragazzi risultati positivi verranno trasferiti in un altro centro; prima di essere trasferiti verranno sottoposti a nuovi tamponi per escludere che ci siano stati errori; i soggetti che sono venuti in contatto con i positivi verranno immediatamente sottoposti a tampone ed isolati”. “Tutte queste misure – si legge nello stesso post – servono a far si che i pericoli per la cittadinanza siano ridotti al minimo”. Il sindaco Antonio Bevilacqua aggiunge: “Occorre, infine, chiarire che i ragazzi ospitati nel centro prima di essere portati a Pietraperzia, avevano fatto il tampone il cui esito era risultato NEGATIVO. Quindi non è da escludere che il virus sia stato portato all’interno della struttura da terze persone”. “Quest’ultimo scenario – conclude il sindaco Antonio Bevilacqua – è chiaramente il più pericoloso e gli accertamenti urgenti già disposti serviranno a far luce sull’intera vicenda e a limitare i pericoli di diffusione del virus. Fra domani 1 settembre e dopodomani 2 settembre avremo altri importanti aggiornamenti”. GAETANO MILINO
PIETRAPERZIA. Rinviata a data da destinarsi l’esibizione della Fanfaradei Carabinieri.
Il rinvio “per motivi organizzativi dell’Arma dei Carabinieri”