Grazie all’attenzione sul fenomeno dello stalking e alla sinergica attività tra la Procura della Repubblica di Enna – guidata dal Procuratore Massimo Palmeri – e le forze di polizia, i carabinieri della Compagnia di Enna hanno tratto in arresto un ventiduenne ennese, per il reato di atti persecutori perpetrato in danno della sua ex fidanzata.
I militari erano intervenuti nei giorni scorsi a seguito di richiesta da parte del pronto soccorso di un ospedale della Provincia di Enna, dove la ragazza era giunta poco prima per ricevere cure mediche a seguito di un’aggressione subita dal giovane.
La relazione, interrotta qualche settimana addietro, durava da circa due anni nel corso dei quali, in molti altri episodi, mai denunciati, nel tentativo di risolvere la faccenda senza ricorrere alle vie legali, il ragazzo aveva più volte picchiato la giovane per motivi riconducibili a una morbosa gelosia. In molti casi, la ragazza era stata vittima di comportamenti ossessivi, opprimenti, vessatori. Questa volta, dopo una serie di interruzioni e successivi tentativi di ricucire la relazione sentimentale, nonostante la storia tra i due fosse ormai finita, il ragazzo è riuscito ad avvicinare la sua ex fidanzata, conducendola in una zona poco frequentata, malmenandola e procurandole diverse contusioni e lividi in viso e su tutto il corpo.
La successiva ricostruzione dei fatti, avvenuta unitamente ai militari della locale Sezione di Polizia Giudiziaria sotto il coordinamento del Procura della Repubblica, mediante una puntuale elencazione degli episodi di violenza subiti negli ultimi due anni dalla ragazza, hanno consentito di raccogliere un solido quadro probatorio posto dal magistrato inquirente a sostegno della richiesta della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Enna.
I carabinieri hanno così notificato all’indagato la misura restrittiva, traducendolo successivamente presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari.
La particolare tipologia di reato, che si inquadra nella più generale categoria della violenza di genere, è tristemente diffusa nella provincia ennese, in cui molte volte le vittime, spinte da istinti di protezione verso i loro stessi carnefici, non denunciano i responsabili di tali spregevoli azioni, in virtù di ormai logorate storie sentimentali, Particolare è l’attenzione rivolta da parte dell’Arma dei Carabinieri sul fenomeno della violenza di genere diffuso in diversificati ambiti sociali. Non a caso presso il Comando Provinciale di Enna, grazie alla fattiva collaborazione del Soroptimist International d’Italia, è stata allestita una sala dedicata all’audizione delle donne vittime di violenza, ove le stesse possono in un ambito protetto riferire a personale militare femminile gli abusi fisici e psicologici subiti. GAETANO MILINO