BARRAFRANCA. Si è dimesso da assessore della giunta municipale Accardi Calogero Pistone.

BARRAFRANCA. Si è dimesso da assessore della giunta municipale Accardi Calogero Pistone.

- in Barrafranca

BARRAFRANCA. Nominato il 22 giugno 2020, lui spiega il motivo delle dimissioni. la lettera delle sue dimissioni consegnata al protocollo del Comune alle ore 18,30 di mercoledì 30.12.2020. Il “documento” è indirizzato al sindaco Fabio Accardi e alla segretaria Generale del Comune di Barrafranca Anna Giunta. “Il sottoscritto Calogero Pistone – si legge nella lettera di dimissioni – nato ad Albertville (Francia) il 15.11.1962 e residente a Piazza Armerina alal contrada Albana, snc, assessore della sua Giunta giusto determina sindacale N° 17 del 22.6.2020, con al presente Rassegna le proprie dimissioni da codesta Giunta Municipale in quanto, a seguito di un sincero confronto avuto con la Signoria Vostra Illustrissima in presenza di tutti gli altri assessori in cui sono emersi diversi punti di incompatibilità tra le finalità che Ella vuole perseguire e quelle per cui ho accettato l’incarico di assessore comunale”. “La mia accettazione a far parte della sua Giunta – scrive ancora Calogero Pistone – è stata motivata dal preciso intento, da parte mia, di servire la mia città con devozione, serietà, onestà, sincerità e stima nei confronti della città e dei miei concittadini e non servendomi di essa o di essi”. Calogero Pistone continua: “Credo di avere rispettato tutti i criteri che hanno motivato la mia scelta di accettare l’incarico e che motiveranno sicuramente la mia scelta di rimettere il mio mandato”. “Con spirito di servizio – scrive ancora Calogero Pistone – e di abnegazione ho voluto, con caparbietà, rimanere al suo fianco quando la politica ha cessato di essere tale, sino all’epilogo finale delle dimissioni dell’intero Consiglio Comunale, scelta da me rispettata che non necessita di essere condivisa”. “Sono stato, come Lei, – scrive ancora Calogero Pistone – bersaglio di critiche, a volte, anche dure, da parte dell’opinione pubblica che non ha condiviso questa scelta, ma lo scopo e le finalità che mi ero prefissato di raggiungere hanno fatto passare in secondo piano anche quel momento di amarezza e di sconforto. Ora, come allora, questa mia è una scelta difficile e travagliata ma il bene che voglio a questa nostra città mi impone di fare un passo indietro, con la speranza che anche Ella vorrà ritornare indietro sulle scelte che non ho condiviso e che ci hanno visti discordi”. Calogero Pistone aggiunge: “Spero di aver servito bene la mia città e i miei concittadini dando il massimo di cui sono capace, mettendoci tutto me stesso nel portare avanti propositi di miglioramento di questa martoriata terra. Non lascio per codardia, paura o chissà che, ma solo perché mi sono accorto che la posizione che si stava assumendo nei confronti dei cittadini era diametralmente opposta alla logica politica”. Calogero Pistone scrive ancora: “Il mio senso di comunità mi colloca dalla parte del cittadino e non contro, la mia morale mi impone di combattere insieme a loro e non contro di loro. Più volte abbiamo avuto modo di discutere con Lei sulla situazione attuale del nostro Ente e sul modo di agire della macchina burocratica, azione da me non condivisa, sino al punto di disertare alcune sedute di Giunta in maniera volontaria e tattica, ma, con immenso rammarico, mi sono accorto che anche questo fievole tentativo di portarci dall’altra parte della barricata, dove risiedono i nostri concittadini, non è servito a nulla”. Calogero Pistone scrive ancora: “Ho potuto notare che la proposta di deliberazione che ci ha visti in contrapposizione è stata votata dalla Giunta Municipale in data odierna e che vede i propri amministratori autorizzare il Sindaco a resistere in giudizio contro i propri concittadini, che hanno già vinto il ricorso in Commissione Tributaria, tra l’altro senza un’attenta analisi costi benefici non conoscendo l’entità della spesa, e senza garantire equo trattamento tra gli stessi visto che per molti ricorsi è già decorso il termine per fare opposizione, questo mi rammarica; nemmeno la mia scelta di dimettermi è riuscita a fare prevalere in Lei il senso di comunità e di rispetto verso i cittadini che Ella si onora di amministrare e che meritano tutto il nostro rispetto e tutto il nostro impegno di amministratori giorno dopo giorno e che si dovrebbe lavorare per il loro bene, anche perché sono loro i nostri datori di lavoro, ed è grazie a loro che ci fregiamo del tanto ambito titolo di Assessore o di Sindaco con tanto di fascia tricolore ed ossequio da parte loro, non comprendendo che, paradossalmente senza di loro siamo Il NULLA”. Calogero Pistone scrive ancora: “Forse portando a casa una vittoria contro i suoi concittadini si potrà, ripeto FORSE, risanare qualche bilancio, ma a che prezzo e non credo che da cittadino sia gradevole essere considerato un bancomat”. Nell’augurarle un buon lavoro – aggiunge Calogero Pistone – mi auguro che il nuovo anno porti serenità e che le scelte future siano scelte responsabili ed oculate per il bene della nostra città, così come Le auguro di completare il Suo mandato in maniera naturale, come è giusto che sia, pienamente convinto della sua estraneità ai fatti che hanno attanagliato la nostra comunità e di accompagnare la nostra città a libere e democratiche elezioni”. “In ultimo – scrive ancora Calogero Pistone – i miei ringraziamenti a tutti i Responsabili di Settore che mi hanno assistito in questa mia breve esperienza amministrativa, Geometra Giuseppe Zuccalà, anche se per un breve lasso di tempo, Dottore Santi Eugenio Diliberto, Dottoressa Maria Costa, Architetto Francesco Costa”. Calogero Pistone dice ancora: “Voglio ringraziare anche Lei Signor Sindaco per avermi dato la possibilità di fare questa esperienza amministrativa e tutti gli amministratori con cui ho avuto modo di collaborare: Danila Flammà, Giuseppe Aiello, Giovanni Patti, Stella Arena, Alessandro Salvaggio”. Tramite la Sua Persona, quale Primo Cittadino, porgo le mie SCUSE alla città tuta per quanto non ho potuto fare e avrei voluto fare, per quello che non sono riuscito ad arginare e che avrei voluto arginare per il bene della città tutta”. Calogero Pistone conclude: “Voglia accettare queste mie dimissioni senza rancore perché sono il frutto di un rapporto onesto e sincero che si è instaurato tra me e Lei. Più volte Le avevo fatto presente che, del caso avessi fatto la scelta di dimettermi, non avrei usato il termine ‘per motivi personali’ comunemente usato in queste circostanze, ma, per rispetto alla città, avrei trascritto tutte le motivazioni della scelta, dimostrando di non essere attaccato a nessuna poltrona, tanto meno a quella che, per tutti gli amministratori, rappresenta una poltrona molto scomoda. Anche i questo caso credo di avere rispettato l’atto di si sincerità nei confronti della mia città che ho sancito con giuramento, in Sua presenza, quel lontano 22 giugno 2020. Non me ne voglia per questo”. GAETANO MILINO

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