PIETRAPERZIA. Le raccomandate sono state inviate in questi giorni a migliaia di persone. Per il recapito di tutte le raccomandate son impegnati quattro portalettere. Il problema è che diverse persone hanno pagato regolarmente. La comunicazione del Comune è scritta con caratteri molto piccoli ed è fitta di dati e di richiami legislativi. Nella lettera è scritto, tra l’altro, che “avverso il presente atto può essere proposto ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Enna, a pena di inammissibilità, entro 60 (sessanta) giorni dalla data di notifica dell’atto medesimo”. “La mancata proposizione del ricorso entro 60 (Sessanta) giorni dalla data di notificazione del presente avviso rende definitivo l’atto”. È poi specificata la modalità del ricorso. “Il ricorso, a far data dall’1 luglio 2019, deve essere notificato, secondo le disposizioni contenute nel Processo Tributario telematico ((PTT) dettate dal DM 23.12,2013, n. 163 e dai successivi decreti attuativi esclusivamente con modalità telematiche al seguente indirizzo di posta elettronica certificata del comune di Pietraperzia: pietraperzia.protocollo@pec.it. “Tale obbligo – si legge nello stesso avviso – anche dopo l’1 luglio 2019, non sussiste per i soggetti che, in considerazione del valore della lite, decidono di stare in giudizio personalmente, quindi senza l’assistenza tecnica ai sensi dell’articolo 12, comma 2 decreto legislativo n. 546/1992. Per tali soggetti è possibile notificare il ricorso, a norma dell’articolo 16 del decreto legislativo n. 546/1992, con una delle seguenti modalità: 1. A mezzo Ufficiale Giudiziario, secondo le norme degli articoli 137 e seguenti del codice di procedura civile; 2. A mezzo del servizio postale mediante spedizione dell’originale in plico, senza busta, raccomandato con avviso di ricevimento (in tale caso il ricorso si intende proposto al momento della spedizione). L’indirizzo cui notificare il ricorso è il seguente: Comune di Pietraperzia, via San Domenico, 5 – CAP 94016; 3. mediante consegna diretta, presso il Comune di Pietraperzia, in via San Domenico, 5”. Intanto il sindaco salvuccio Messina interviene sulla problematica e scrive, su faceboook Comune di Pietraperzia: “A seguito dell’invio di avvisi di accertamento relativi al recupero evasione Imu, Tari e Tasi, IL SINDACO COMUNICA che: È fondamentale premettere che tale invio è un atto obbligatorio che non ha discrezionalità politica!”. “Dalla verifica degli avvisi emessi – scrive ancora il sindaco di Pietraperzia – è risultato un possibile mancato collegamento con alcuni versamenti. L’amministrazione Comunale in sintonia con il settore economico finanziario (Ufficio tributi) controllerà tutti gli avvisi inviati ai contribuenti provvedendo D’UFFICIO all’annullamento in autotutela, ove manca il versamento collegato al tributo dovuto degli avvisi notificati”. E conclude: “Pertanto si invitano i contribuenti IN REGOLA con i pagamenti a non affollare gli uffici e di non preoccuparsi per l’eventuale scadenza, verranno avvisati direttamente dal Comune sull’annullamento dell’avviso”. GAETANO MILINO
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