Esprimiamo profondo dissenso per la bocciatura, pochi giorni prima di Natale, dell’emendamento Bipartisan per il Bonus Psicologo. Questo bonus avrebbe permesso a chiunque di avviare un percorso terapeutico grazie a un sostegno finanziario.Il budget richiesto per l’emendamento era di 50 milioni di euro complessivi. Nella legge di bilancio, però, non è stato trovato spazio per questo bonus, mentre lo è stato trovato per altri bonus, a nostro modo di vedere, molto meno importanti, ad esempio il bonus monopattino o quello terme.Questo bonus era stato richiesto per due principali motivi: il prezzo medio orario troppo elevato, si parla di €67 all’ora in media (ovvero la retribuzione di una giornata e mezza di lavoro nella busta paga di un impiegato medio italiano) e per l’aumento del 66% di richieste di supporto psicologico.Esprimiamo profondo dissenso anche per la riduzione dei fondi destinati al supporto psicologico nelle scuole. Inizialmente erano stati destinati 120 milioni di euro; questa somma poi è stata ridotta ben dell’83,3% passando da 120 a solamente 20 milioni di euro. Ricordiamo che questi fondi serviranno, e sarebbero ancor di più serviti, per supportare il personale delle istituzioni scolastiche statali, gli studenti e le famiglie attraverso servizi professionali per l’assistenza e il supporto psicologico in relazione alla prevenzione e al trattamento dei disagi e delle conseguenze derivanti dall’emergenza epidemiologica.Come studenti siamo profondamente delusi e amareggiati per la bocciatura dell’emendamento. In un periodo storico come quello che stiamo vivendo non possiamo permetterci il lusso di risparmiare su certi aspetti. Se con questa manovra le casse dello stato sorrideranno, al contempo questa costerà molto cara a livello sociale ed umano. Come CPS e come commissione ci siamo già attivati per redigere dossier che saranno depositati nelle opportune sedi.
