PIETRAPERZIA. La sentenza è stata pronunciata dai giudici della Corte di Assise di Caltanissetta. Pene minori per altri due imputati. In particolare Angelo Di Dio condannato a trent’anni di reclusione. A Giuseppe Di Marca inflitti due anni e otto mesi di reclusione. Giovanni e Vincenzo Monachino e Gaetano Curatolo condannati pure all’isolamento diurno per un anno e al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere. Per Vincenzo Di Calogero isolamento diurno per sei mesi. Anche lui condannato al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere. Pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere anche per Angelo Di Dio. A Giuseppe Di Marca inflitta, come ulteriore pena, mille euro di multa e il pagamento delle spese processuali. Giovanni e Vincenzo Monachino, Gaetano Curatolo, Vincenzo Di Calogero e Angelo Di Dio dichiarati tutti interdetti in perpetuo dai pubblici uffici. Giovanni e Vincenzo Monachino, Gaetano Curatolo e Vincenzo Di Calogero tutti legalmente interdetti “nonché decaduti dalla responsabilità genitoriale”. Angelo Di Dio, “in stato di interdizione legale e sospeso dall’esercizio della podestà genitoriale per il tempo dell’esecuzione della pena”. Ad Angelo Di Dio inflitta anche la libertà vigilata per la durata di tre anni. I giudici hanno inoltre disposto “la revoca delle eventuali prestazioni assistenziali e previdenziali di cui all’articolo 2, comma 58, legge 28 giugno 2012 N° 92 e la sospensione dell’eventuale reddito/pensione di cittadinanza. Gaetano Curatolo viene condannato pure “al risarcimento dei danni, da liquidarsi in separata sede, in favore della parte civile, rimettendo le parti davanti al Giudici Civile per la relativa liquidazione”. Gaetano Curatolo viene condannato pure al pagamento,a titolo di provvisionale, di ventimila euro “da imputarsi alla liquidazione definitiva del danno”. Gaetano Curatolo condannato pure alla “rifusione delle spese processuali sostenute dalla parte civile “che si liquidano in cinquemila 220 euro oltre spese generali IVA e CPA come per legge”. I giudici hanno disposto inoltre che “la sentenza di condanna venga pubblicata, a spese degli imputati Giovanni e Vincenzo Monachino, Gaetano Curatolo e Vincenzo Di Calogero, mediante affissione nei Comuni di Pietraperzia, Barrafranca, Enna e Caltanissetta nonché, per trenta giorni, nel sito nel Ministero della Giustizia”. La Corte di Assise si Caltanissetta indica in novanta giorni il termine entro il quale verranno depositate le motivazioni della sentenza e sospende, durante la pendenza dello stesso, i termini di custodia cautelare”. GAETANO MILINO
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