CANTIERI DI SERVIZIO Il Comune di Barrafranca attribuisce alla Regione i ritardi per i mancati pagamenti
Barrafranca – Indignazione e angoscia per una rappresentanza dei lavoratori dei cantieri di servizio che ieri mattina hanno occupato l’aula consilìare perché da tre mesi non ricevono le somme spettanti. A dare solidarietà ieri il vicesindaco Alessandro Tambè il quale si è scontrato anche verbalmente con alcuni lavoratori su una serie di prowedirnenti che il comune ha adottato in Otto mesi da quando è stato nominato, La delega ai cantieri di servizio è del sindaco Salvatore Lupo ma il vicesindaco Alessandro Tambè, oltre alla questione bilancio, si è sentito di dare a loro il percorso che l’ente comune sta perseguendo. «Il comune sta sollecitando la Regione – afferma il vicesindaco Tambè – affinché invii il saldo del 2014 che è solo il mese di dicembre, Abbiamo inviato un ulteriore fax per sollecitare tale richiesta e conseguentemente accelerare i pagamenti dei mesi maturati del 2015»,
Non sono mancate le proteste tra cui quella di uno dei rappresentanti dei lavoratori, Giuseppe Rosa, il quale durante una protesta nei mesi precedenti salì sul tetto del comune: «Chiedo al presidente Crocetta un intervento immediato perché ci sono tante famiglie bisognose con tanti figli a carico i qua li non vanno neanche a scuola perché non possono comprare neanche il panino»,
Si ricorderà che l’ex Rmi (reddito minimo di inserimento) fu istituito dalla Regione Siciliana negli anni Novanta e poi nel 2005 con una legge regionale i lavoratori i vari comuni del nisseno e dell’ennese furono inseriti nei Cantieri di Servizio. Un sussidio che avrebbe dovuto migliorare le condizioni lavorative di coloro che svolgevano diverse mansioni con uno sbocco lavorativo ma così non è stato e c’è chi parla di «lavoro nero autorizzato dalla stessa regione».
Per quest’anno i lavoratori dei cantieri di servizio sono scesi di numero, da circa i duecento dello scorso anno, adesso sono solo 157 unità.
«Noi lavoratori – dice un altro lavoratore, Filippo Nicolosi – non siamo stati mai valorizzati e per 15 anni. Nonostante alcuni lavori eseguite anche nelle fogne si sa che andiamo incontro a malattie professionali. Ma se ci ammaliamo chi ci paga? Non abbiamo nè giorni di ferie e malattia e né copertura lnps». I lavoratori dei cantieri di servizio lavorano 80 ore settimanali ma ciò che si assiste per loro è l’infrazione degli articoli 36 e 38 della Costituzione. Al mese la Regione Siciliana, solo al comune barrese, e per i cantieri di servizio destina una somma di circa lOOmila euro.
RENATO PINNISI