Nell’ultimo consiglio dei ministri del 16 febbraio, il governo Meloni con decreto legge n.11, senza nessuna concertazione o discussione con le parti sociali, ha provveduto a bloccare la cessione dei crediti e lo sconto in fattura, già normativamente previsti in tutti i bonus edilizi. “Questo scellerato provvedimento prodotto dal governo Meloni, avvenuto come un fulmine a ciel sereno – dicono Antonio Malaguarnera ed Epifanio Riccone, rispettivamente segretario generale della CGIL e della FILLEA di Enna – rischia di mettere a serio rischio in un momento così particolare, l’intera economia del Paese. I bonus edilizi, in vigore ormai da diversi anni, hanno dato slancio e creato occupazione nel settore edilizio. Questo decreto, mette a serio rischio il fallimento di centinaia di imprese e di conseguenza migliaia di posti di lavoro e il futuro di tante famiglie, facendo così collassare l’intero comparto dell’edilizia privata italiana. Da un calcolo fatto dall’Associazione Nazionale Costruttori Edili, il provvedimento mette concretamente a rischio 25 mila imprese e 130 mila posti di lavoro, oltre tutto l’indotto”. Malaguarnera e Riccobene continuano: “Siamo anche fortemente preoccupati per la già precaria situazione economica della nostra provincia. Dobbiamo dire che anche a Enna i bonus edilizi avevano prodotto in positivo i loro effetti, sia in termini di nuove imprese, con un incremento del 15% che in occupazione con un aumento di lavoratori del settore di più del 25%. “Vogliamo augurarci – concludono Malaguarnera e Riccobene – che il Governo riveda questa sua decisione ed apra ad un tavolo di confronto e di trattativa con le forze sociali e sindacali. Questo è un provvedimento che va contro il Lavoro e contro l’Ambiente. Se non si avranno nell’immediato concreti cambi di rotta, saremo pronti alla mobilitazione a difesa dell’occupazione e di un settore da sempre motore della economia nazionale”. GAETANO MILINO
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