PIETRAPERZIA. La Casa Editrice Malanotte compie dieci anni e festeggia la primavera con Favaro e…Mare!

PIETRAPERZIA. La Casa Editrice Malanotte compie dieci anni e festeggia la primavera con Favaro e…Mare!

- in Pietraperzia

Se dieci anni di Malanotte vi sembran pochi. Dieci anni fa, a settembre del 2013, usciva il primo libro “minimo” delle Autoproduzioni Malanotte: San Giuseppe e San Pìopìo, di Antonio Strano. Era un romanzetto breve che ripercorreva, come recitava il sottotitolo: “l’anno in cui diventai San Giuseppe e in quello stesso anno mi apparve un altro Santo!” Sullo sfondo di una Sicilia “incontaminata”, quella Sicilia invisibile ai più, l’interno profondo, si sviluppava una pantomima surreale ma molto verosimile, tra Santi “credibili” e santi “stampati” al muro sotto forma di macchia di umidità, aneddoti esilaranti e paesani, insomma: un esordio con i fiocchi, per le Autoproduzioni Malanotte che ancora non aveva un logo, quel lupetto che Ivan Catalano avrebbe di lì a poco “coniato” in collaborazione con l’Angelo fondatore. Adesso siamo al 25° titolo, a ritmo di almeno tre titoli l’anno a partire dal 2017, dopo gli esperimenti del 2014 (tre o quattro titoli che viaggiavano a ritmo di 100 copie a titolo con ristampe nel 2015 e 2016 e fino al 2018: I diari della bicicletta e Un anno di frontiera i più ristampati). Nel 2020 c’è stato il salto con esperimenti di pubblicazione di autori umbri o comunque residenti in Umbria, via via fino alla prima pubblicazione di qualità e spessore, e cioè La roccia rotola ancora, di Antonio Fiscarelli, presentato alle due edizioni del Festival della Malanotte: giugno 2022 al camping Eden di Torricella e ottobre dello stesso anno a Genova…con Librìdo. Adesso siamo alla prima pubblicazione di un libro di poesie nella collana Memoria&UtopiaLirica, e cioè Più di ventuno poemetti y otros cuentos, di Maurizio Favaro (recensito sulla pagina TuttoPerugia de La Nazione, domenica 19 marzo 2023). A febbraio era uscito La Disoccupazione creativa è ancora viva?, di Animo Mare. A marzo del 2023 è uscito un articolo provocatorio e velleitario: “L’editoria è al collasso, gli scrittori fanno schifo. Fuga dal mondo dei morti viventi”, pubblicato su Pangea, sembra fare da sponda e da approfondimento a quello che Giorgio Ruta scriveva nella prefazione del suo libro Le Storie di sceccupensu (Malanotte, 2014), ad oggi l’unico “manifesto” della Malanotte (riportato nel primo calendario narrato della Malanotte, marzo 2021).

“Uscire dal sistema coercitivo della distribuzione libraria italiana, dalla ghigliottina dell’ISBN” (…) L’idea è bella perché velleitaria, ardita perché ovvia”, scrive l’autore del pezzo. E noi diremmo: già Marcello Baraghini, diceva e faceva certi gesti un bel po’ di anni fa, e li ha ribaditi in una intervista al Corriere della sera uscita a febbraio del 2023. In questo lungo articolo c’è un passaggio che fa pensare alle origini della Malanotte: “certi artisti editori, eccellenti”, ma a parte gli autocompiacimenti, è il finale che vogliamo segnalare: “L’orrore si vince con le scelte improprie, inappropriate, decuplicando l’assurdo. Facendo della propria inevitata, levitante debolezza un punto di forza, perfino di sterminio. Esercizi di irrobustimento dello spirito, direbbe Ágota Kristóf (stampata da Einaudi). Piero Gobetti e noi. Gobetti editore compie 100 anni, ce lo ricorda una pagina de Il Fatto quotidiano del 20 marzo 2023. Il Centro Studi Piero Gobetti di Torino dedica al centenario una serie di manifestazioni e d’iniziative: tra queste una nuova edizione di Piero Gobetti. L’editore ideale (Aras edizioni, a cura di Pietro Polito e Marta Vicari), in cui troviamo alcuni passaggi che potremmo prendere a esempio o quanto meno a riferimento. Nel 1925 Gobetti scriveva: “Penso un editore come un creatore. Creatore dal nulla se egli è riuscito a dominare il problema fondamentale di qualunque industria: il giro degli affari che garantisce la moltiplicazione infinita di una sia pur piccola quantità di circolante. Il mio editore ideale che con una tipografia e un’associazione in una cartiera controlla i prezzi con quattro librerie modello conosce le oscillazioni quotidiane del mercato, con due riviste si mantiene a contatto coi più importanti movimenti d’idee, li suscita, li rinvigorisce, non ha bisogno di essere un Rockfeller”. Il senso della Malanotte. Autoproduzioni Malanotte, etichetta fondata nel 2013 dallo scrittore Angelo Maddalena, in questi dieci anni ha prodotto letteratura di qualità con titoli che vanno dall’inchiesta sociale alla poesia al romanzo storico e politico. Un percorso di ricerca fondato sulla narrazione come esercizio di conciliazione e di azione nonviolenta, sia per le storie narrate (lotte popolari dal basso, come in Diari dalla Val di Susa) sia per ricerca di verità frutto di indagine seria e accurata, ingrediente di base per una visione del mondo nonviolenta e per un immaginario aperto e volto a cogliere le energie propositive, senza dimenticare l’inquietudine e le cause delle ingiustizie sociali ed economiche. I testi più pregnanti degli ultimi anni sono: Agitatevi con calma, il romanzo di Angelo e di altri socialisti vestiti di povertà, recensito dalla rivista Mosaico di pace. Diari dalla Val di Susa con il dvd del monologo teatrale Alla maddalena, la favola del 3 luglio in Val di Susa. Lo stile Malanotte dimostra la possibilità di vivere delle proprie produzioni con autonomia e creatività e un legame costante con la realtà circostante e soprattutto con gli “invisibili”. Gli ultimi titoli sono: La roccia rotola ancora, sulle tracce di Sisifo, di Antonio Fiscarelli; la Disoccupazione creativa è ancora viva?, di Animo Mare; Taccuino di viaggio interiore, con il cd allegato Tutti positivi, di Angelo Maddalena Di Gregorio, legato allo spettacolo Lavorare stanca dello stesso autore. Più di ventuno poemetti y otros cuentos di Maurizio Favaro è l’ultimo titolo in ordine di tempo (marzo 2023). Il 2022 è stato l’anno dei Festival della Malanotte (entrambi totalmente autoprodotti e autofinanziati), il primo a giugno al camping Eden di Torricella sul lago Trasimeno, il secondo a ottobre a Genova, in collaborazione con la libreria Librido di piazza dei truogoli di Santa Brigida. Esiste documentazione scritta di entrambi i festival, sotto forma di memoriali stampati in 100 copie, il primo dal titolo Un festival “silenzioso” e il secondo dal titolo “Alla fine le rose”. Le notizie tratte dalla “Lettera di presentazione per partecipare al Festival Eirene, Nonviolenza e pace, dove la Malanotte sarà presente con uno stand, dal 26 al 28 maggio del 2023, a Roma”. Per contatti: angelo.maddalena@gmail.com tel.: 3881973465. In basso nel link: il primo spazio telematico della Malanotte curato da Biagio Accardi https://cattivoteatro.jimdofree.com/malanotte-libri/ GAETANO MILINO

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