La Polizia di Stato di Enna – Squadra Mobile e UPGSP- ha dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione di Misura Cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e ai luoghi dalla stessa abitualmente frequentati, a carico di un pregiudicato della provincia di Enna indagato per i reati di stalking e violenza privata commessi in danno della ex fidanzata.
La donna, di recente, ha presentato denuncia/querela per atti persecutori subìti ad opera dell’ex fidanzato, dichiarando che la relazione con quest’ultimo, durata circa nove mesi, era terminata a causa dell’atteggiamento ossessivo che l’uomo aveva manifestato nei suoi confronti, impedendole di frequentare le amiche, tempestandola di telefonate dal contenuto molesto e disturbandola anche in orari notturni. Inoltre, la vittima ha denunciato che, dopo aver comunicato al suo ex la volontà di chiudere la relazione, quest’ultimo si era anche fatto trovare sotto casa sua, davanti i locali dalla stessa frequentati e dinanzi il luogo ove lavorava, tentando in tutti i modi di parlare con lei, arrivando anche ad aggredirla verbalmente e a tempestarla di telefonate e messaggi, anche sui social.
Per tale motivo è stato anche “ammonito” dal Questore di Enna, contravvenendo anche alle prescrizioni imposte da questo provvedimento.
Per tali condotte, il GIP del Tribunale di Enna ha imposto all’indagato:
– di non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna, nello specifico al luogo ove svolge attività lavorativa o scolastica, a quello di residenza, al domicilio della famiglia di origine e a quello dei prossimi congiunti;
– di mantenere una distanza di almeno 700 (settecento) metri da tali luoghi e, comunque, dalla persona offesa, ogni qualvolta ed in qualsiasi luogo dovesse incontrarla;
– di non comunicare con la sua ex fidanzata con qualsiasi mezzo, anche di natura telematica.Massima soddisfazione è stata espressa dal Questore della Provincia di Enna al personale della Squadra Mobile e dell’UPGSP per l’immediata risposta data alla vittima di tali reati, invitando tutti coloro i quali subiscono condotte moleste ed aggressive da parte di terzi a denunciare immediatamente i fatti alla Polizia di Stato, in modo da attivare nel più breve tempo possibile le indagini ed assicurare quindi un adeguato livello di tutela alle persone offese.