Un successo personale, ma anche di squadra per Maria Stella Nicolosi, dove il risultato (667 consensi con oltre il 10 per cento) ha avuto risonanza nazionale
Maria Stella Nicolosi con poco meno di 700 preferenze si conferma la più votata nelle elezioni comunali di fine maggio scorso. Nicolosi è stata eletta nella lista del candidato a sindaco Vincenzo Pace; la lista ha ottenuto 4 seggi in consiglio comunale: oltre a Stella Nicolosi (667 voti), Marzia Bevilacqua (463 preferenze), Francesca Costa (439 voti) e Salvatore Puzzo (422 voti). Maria Stella Nicolosi, artigiana e con la passione di riproduzioni archeologiche, è sposata con Sandro Ferrigno, dipendente comunale e con 4 figli. Abbiamo voluto incontrare la neoeletta e fare fare qualche domanda. Una famiglia molto unita che ha un seguito a livello politico dopo che alcuni familiari hanno ricoperto ruoli istituzionali importanti a livello locale.
Come è arrivata la sua candidatura? Nasce da una chiacchierata a tavola e poi mi sono proposta per la candidatura. Ero molto arrabbiata dai temi affrontati; mancano i servizi, a volte anche essenziali, per un territorio come Barrafranca e i rappresentanti dei cittadini hanno l’obbligo di presentare le proprie istanze per migliorare le condizioni del nostro paese.
Ha ricevuto tante preferenze. Qual è stata la sua prima reazione? Un senso di felicità, sapendo di poter ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine. Ho rincorso mio marito che era a lavoro, essendo un dipendente comunale di Barrafranca e impegnato durante le elezioni; poi vedere mio cognato piangere di gioia; e ancora la reazione di tante persone dopo il risultato sorprendente ottenuto. La cosa più bella è che il mio cellulare riceveva chiamate in continuazione e, quindi, non ho ricevuto nessun messaggio.
Vuol dire tanto questa cosa perchè le persone che mi hanno sostenuto vogliono un contatto diretto a livello relazionale.
E la sua famiglia? Beh, in primis, devo ringraziare anche loro. La politica è importante e bisogna credere in quello che fai e soprattutto chi ti sta vicino ti deve sostenere sempre. Un ringraziamento a mio marito Sandro, ai miei quattro figli anche se alcuni si trovano fuori per lavoro. I miei figli Martina, Jessica, Salvatore e Giulio (e anche i miei nipotini, Gaia, Ettore, Alessia, Matteo) mi hanno sostenuta moralmente e la mia famiglia mi ha cresciuta anche da una certa visione politica: ringrazio mia suocera, la mamma Lucia, che ha avuto la forza di rialzarsi, i miei splendidi cognati, Angelo, Giuseppe, Giancarlo, Fina, Ivana, Giovanna e tutti i miei nipoti. Un ringraziamento va a tutti coloro che mi hanno votato per impegno politico. Mi hanno sostenuto in tanti anche perchè io e mio marito non abbiamo votato.
In che senso? Cosa vuol dire? E’ una chicca sulla mia elezione. Sia io che mio marito siamo residenti a Piazza Armerina. E’ una contrada attaccata a Barrafranca ma giuridicamente risulta territorio di Piazza Armerina.
Certo che anche i suoi figli hanno ricoperto incarichi importanti in giovane età? Eh si. Come fa a saperlo? Vuol dire che le tante notizie che ha pubblicato in passato le ricorda tutte. Ad esempio Jessica ha ricoperto il ruolo di Sindaco Baby, consigliere e assessore dal 2006 al 2009 e poi Salvatore come sindaco Baby nella legislatura a partire dal 2011. Mi auguro che questa sia stata una crescita per loro e, quindi, utile per consegnare un futuro migliore di una buona politica alle nuove generazioni!!!!
Andiamo alle elezioni. Un giudizio sulla campagna elettorale. Ho l’amaro in bocca per la mancata elezione del candidato sindaco Pace e non sono riuscita, quindi, a godermelo in pieno, nonostante i tanti voti ottenuti. Sto metabolizzando da ieri a oggi il verdetto. Devo ringraziare Enzo Pace e tutti i candidati consiglieri perchè anche se non è andata bene la lista ha ottenuto solo 4 seggi. Un gruppo coeso, una grande famiglia dove le divergenze di opinione ci hanno fatto ritrovare. Certo il nostro percorso della coalizione non finisce qui; si riunisce periodicamente e cerca di dare gli impulsi giusti a noi consiglieri di minoranza.
E’ andata diversamente da quello che voleva? Cosa vuole dire alla nuova amministrazione? Auguro al nuovo sindaco Giuseppe Lo Monaco un buon lavoro assieme agli assessore e ai nuovi consiglieri comunali di maggioranza. Noi gruppo di minoranza vogliamo collaborare per il bene della comunità barrese.
Che idea ha sulla “quota rosa” come rappresentanza in consiglio comunale? Quali le sue idee e i suoi progetti?
E’ importantissimo. Premetto che la Barrafranca com’è adesso non mi piace. Vedo alcune priorità: l’assunzione di operai che prestano servizi nel comune ad esempio per la manutenzione ordinaria delle scuole; riconoscere ex Rmi come operai comunali e nel pieno delle loro funzioni; l’ attivazione di un laboratorio artistico; il ripristino di servizi sanitari che una volta c’erano, ad esempio nella nostra struttura dell’ “Ospedaletto”, sono stati cancellati il laboratorio di analisi, la presenza dell’ otorino, pediatra, ginecologia, urologia, endocrinologo. E’ uno stabile “spogliato” di tutto e che adesso non serve; un altra idea è l’attivazione di un piano organico per aggiustare le strada.
Vero che le donne possono rivoluzionare la politica?
Perchè no? Non ho aspettative di poltrone è una cosa che piange il cuore per non far andare dai figli. Barrafranca deve rinascere. Faccio da mamma e da nonna e così il nostro paese deve anche essere la “nostra casa” e accudire i nostri figli e i nostri nipoti; i valori li possiamo trasferire anche in politica, e “accudire” i nostri cittadini.