Il 29 giugno, presso la nuova sede del Salotto Artistico Letterario, Salvatore Bontempo ha avuto l’onore e il piacere di presentare il suo ultimo romanzo, dal titolo
“Il seme della vendetta”, la cui copertina è stata realizzata dal talentuoso pittore Roberto Caputo.
Gino Strazzanti ha introdotto la serata, parlando appunto del contenuto di tale romanzo con una sua forbita recensione; e, successivamente, Filippo Salvaggio ha egregiamente letto qualche pagina del libro ai presenti.
La suddetta opera letteraria, ambientata a Mascalucia negli Anni 50, tratta le vicende dei Ferromonte, un’umile e modesta famiglia di contadini alle dipendenze di un potente e tirannico latifondista, don Calogero Puglisi, nonché temuto boss del paese.
L’autore ha messo in evidenza le umiliazioni e i soprusi subiti dai familiari del protagonista, Nicola Ferromonte, giovane contadino dall’indole irruenta, indomita e ribelle, che non è disposto a subire passivamente tali ingiuste angherie, né a piegare la testa dinanzi alle vessazioni inflitte dal boss e dai suoi rigorosi campieri.
E proprio a motivo dei reiterati episodi di prepotenza e prevaricazioni, il giovane e ardito Nicola metterà in atto una diabolica quanto terribile vendetta (dalle nefaste conseguenze) che, pur non implicando spargimenti di sangue, si rivelerà parecchio dolorosa e pesante per don Calogero, il quale sarà colpito nel suo punto più nevralgico e sensibile.
L’audace e temerario protagonista, Nicola Ferromonte, proverà dunque a riscattare sé e i propri familiari dai numerosi soprusi patiti nel corso degli anni, in modo da riacquistare la sacrosanta dignità cui hanno diritto e tutelare, nello stesso tempo, tutti gli altri braccianti, in modo che abbiano un trattamento più umano, cercando di dare una generosa mano d’aiuto ai meno fortunati.
Una storia toccante, mesta e avvincente, dalla tematica scabrosa, descritta con dovizia di particolari, e con parecchi colpi di scena, prima di giungere al lieto fine.
Durante la presentazione, c’è stato l’intervento da parte di qualcuno dei numerosi presenti, che ha posto qualche domanda all’autore.
La serata è stata allietata dai graditissimi intermezzi musicali di Marianna Salvaggio, che, oltre alla sua esaustiva recensione, ha composto dei brani in dialetto siciliano in occasione di tale evento.
Maria Costa, inoltre, ha emozionato gli astanti con un suo scritto, dedicato all’autore, e una pregevole poesia attinente al romanzo, che ha riscosso un fragoroso applauso.
La serata si è conclusa con i saluti e le dediche che Salvatore Bontempo ha apposto su alcune copie vendute ai partecipanti.
ENNA. GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE IL CONVEGNO “LA MENTE TRA LE NUVOLE”,
Organizzazione a cura dell’istituto Superiore per le Scienza